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71 risultati trovati
“Abbandonare un gatto”, Haruki Murakami
"Riorganizzare i ricordi ha la sua importanza per Haruki Murakami, che per la prima volta si ripiega su se stesso in una confessione intimistica- forse è quello che accade ad ognuno di noi con il passare degli anni, quando abbiamo raggiunto l’età che era quella dei nostri genitori." M. Piccone
“In un piccolo cielo”, Paul Yoon.
Ambientato tra la fine degli anni 60' e l'inizio degli anni 70', il libro racconta delle vicende di tre ragazzini rimasti orfani durante quella che venne chiamata "La guerra segreta".
“La baronessa del ghiaccio”, Nicole C. Vosseler
"Il romanzo di Nicole Vosseler ha parecchi piani di lettura: le difficili decisioni di vita da prendere, le scelte d’amore" (M. Piccone)
“Bottigliette” , Sophie van Llewyn
"Sophie van Llewyn, scrittrice nata e cresciuta in Romania che ora vive in Germania e scrive in inglese, ha saputo scrivere un romanzo breve che dice tutto di una realtà "
“Le tre vite di Josef Klein”, Ulla Lenze
“Quando le montagne cantano”, Nguyễn Phan Quế Mai
Marilia Piccone ci anticipa - in questa sua recensione - che è un libro doloroso, ma bellissimo: "il fior di loto è il fiore che meglio rappresenta tutte le donne straordinarie di questo romanzo, così come è l’emblema di un paese che è stato capace di risorgere dopo una guerra durata più di vent’anni".
"Nel nome del figlio", Maggie O’Farrell
Maggie O’ Farrell ha vinto il Women’s Prize for Fiction 2020 con questo romanzo e, leggendo la recensione a cura di Marilia Piccone, scopriamo Agnes Hathaway, la donna che Shakespeare sposò quando lui aveva solo diciotto anni.
"L’ultimo lenzuolo bianco", Fahrad Bitani
La reazione di Fahrad ci dice tanto dell’Afghanistan in cui ci porta con il suo libro che non ha pregi letterari, ma ha il valore di una testimonianza.
"Conosci l'estate?", Simona Tanzini.
"Se Viola è il personaggio principale che ci piace per il suo umorismo elegante, per l'ironia con cui le è d'obbligo affrontare le difficoltà che le si presentano, Palermo è la vera protagonista. Ed è una protagonista affascinante, nel bene e nel male." (M. Piccone)
“La passione di Frida”, Caroline Bernard
"La passione di Frida si chiama Diego Rivera. La passione di Frida è la pittura, ma anche la pittura riflette la sua passione per Diego, l’uomo che, pur facendola soffrire, fu il centro della sua vita!".
“Le bugie del mare”, Kaho Nashiki
Una bellissima scoperta. Da leggere. (M. Piccone)
"Notizie dal mondo", Paulette Jiles
"E' un romanzo molto bello sull’amicizia, sull’essere genitori o nonni al di là dei legami di sangue perché si risponde al richiamo dell’onore." Da questo libro il film omonimo con l'attore Tom Hanks.
“Costanza e buoni propositi”, Alessia Gazzola.
" 'Tutte le storie d’amore felici si somigliano; ogni storia d’amore infelice è disgraziata a modo suo’– o, se non proprio disgraziata, ha le sue proprie difficoltà".
"Montagne e nuvole negli occhi", Wu Ming-yi
Un romanzo bello e triste che parla della perdita - della propria identità, di se stessi, delle persone che amiamo, delle tradizioni, della natura. (M. Piccone)
"Elefteria di Istanbul", Kemal Yilmaz
Atene. Fa molto caldo quel 25 luglio 1989 quando viene accompagnata al cimitero la salma di Elefteria. Lascia una sola figlia dal nome romantico, Magnolia, che cerca di farsi forza pensando che sua madre si riunirà all’uomo che amava tanto, il padre che Magnolia non ha mai conosciuto.
"Terra alta", Javier Cercas
Nella Terra Alta, un angolo della Catalogna, viene uccisa una coppia anziana. Il poliziotto Melchor Marin è chiamato ad occuparsi del caso.. chi sarà il colpevole?
“La donna venuta dai ghiacci”, Sally Magnusson
La storia della feroce scorreria dei turchi nel 1627 è un trauma mai dimenticato in Islanda. Esistono documenti, che la scrittrice ha consultato, che narrano del duplice viaggio del pastore Olaf, che ricordano la sua “cara moglie”. Setacciando liste di nomi, Sally Magnusson ha trovato quello di Ásta- i dettagli coincidono. Tutto il resto, i suoi sentimenti, i dubbi, le ferite del suo cuore, sono invenzione della scrittrice. Ma questo è proprio il compito degli scrittori- restituire una vita su carta a chi non c’è più.
"Riccardino", Andrea Camilleri
"Ha ragione Salvo Montalbano ad essere stanco. Ha ragione a voler scomparire, così, come parole nell’aria, così, come solo il personaggio di un romanzo, per sua fortuna, può fare. Dissolvendosi."
“Vardø. Dopo la tempesta”, Kiran Millwood Hargrave
Leggendo il libro di Kiran Millwood Hargrave il nostro pensiero corre ai processi alle streghe a Salem (“Il crogiuolo” di Arthur Miller), a quelli in Italia (“La chimera” di Sebastiano Vassalli) nel 1692 e nel 1610- che secolo buio e spaventoso il seicento, con i processi alle streghe, anche se questi si sono ripetuti in altri tempi seppure sotto altre forme.
“Il gioiello della corona”, Paul Scott
É il 1942. L'Europa è in guerra. I giapponesi sono sbarcati a Burma (l’odierno Myanmar). Gli indiani del Congresso, sotto la guida di Gandhi, li considerano come i possibili liberatori dal giogo inglese. Al grido di “Quit India”, Andatevene dall'India, scoppiano disordini in tutte le città, anche nell'acquartieramento di Mayapore, una fittizia cittadina nel Bengala dove si svolge il romanzo di Scott.
"L'omicidio è denaro", Petros Markaris
"Quello che apprezzo sempre di Petros Markaris è la sensibilità che mostra verso le problematiche economiche e sociali della realtà in cui vive, anzi, in cui viviamo" (M. Piccone)
"Le signore di Shanghai", Jung Chang
"Un fortissimo legame familiare univa le tre sorelle Soong, non solo tra di loro ma anche con i fratelli e fu un affetto che non venne mai meno, neppure quando la politica le divise."
"Noi" di Paolo Di Stefano
“Olive, ancora lei” di Elizabeth Strout
"Quello che importa - è la lezione di Olive - è 'vivere' nel senso di conoscere, di fare esperienze, di darsi, di ricevere. Il resto è silenzio."
“Fiore di roccia” di Ilaria Tuti
" Lo chiamano ‘fiore di roccia’ o ‘stella alpina’. Lo conosciamo con il nome di ‘Edelweiss’ ricordando Julie Andrews che cantava la canzone in “Tutti insieme appassionatamente”. È un fiore raro e prezioso, diverso da qualunque altro con quei petali vellutati. Nel linguaggio dei fiori significa ‘coraggio’. Quanto coraggio, di quello che non ha bisogno di parole per spiegarlo, quello delle Portatrici carniche della Grande Guerra. "