Intervista a Radioimmaginaria, la webradio degli adolescenti che sta conquistando l’Europa!
“Facciamo e diciamo ciò che vogliamo. Un'antenna pronta a trasmettere e ricevere i segnali del mondo che verrà.”
Radioimmaginaria in Piazza Mazzini a Modena
Giovedì 5 agosto, in un afoso pomeriggio modenese, la redazione di Stradanove ha incontrato i giovani e i giovanissimi di Radioimmaginaria, webradio nata nel 2012 in provincia di Bologna, cresciuta nel tempo al punto da essere oggi un esteso network che raccoglie ragazzi e ragazze da tutta Europa. Ad unirli una passione comune: le onde radio. Dai microfoni di Radioimmaginaria gli adolescenti europei, quelli della generazione Erasmus, dei Global Climate strike e della rivoluzione digitale, ci raccontano il mondo e le sue trasformazioni da un punto di vista inedito quanto privilegiato: i loro occhi!
Abbiamo intervistato Ludovica, Giulia, Paola ed Elisa, tre protagoniste di Radioimmaginaria che ci hanno parlato di Oltrape, un progetto speciale approdato in città!
Ciao ragazze. Raccontateci di voi: cos’è Radioimmaginaria? Come e quando nasce?
Radioimmaginaria è una webradio nata a Castelguelfo, in provincia di Bologna, nel 2012. La sua particolarità è che è fatta da adolescenti. Gli speaker e i registi hanno infatti un’età compresa fra gli 11 e i 17 anni. Fanno poi parte della redazione anche ragazzi e ragazze un po’ più grandi, entrati in radio anni fa e rimasti a collaborare con noi nel tempo. Lo scopo del progetto è proprio questo: fare in modo che sempre più giovani abbiano la possibilità di esprimere la propria opinione attraverso lo strumento della radio. Sottolineiamo che noi ragazzi ci occupiamo di ogni aspetto: gli adulti non si “impicciano” dei contenuti, parliamo con il nostro linguaggio e raccontiamo ciò che per noi risulta più importante. In questo ultimo periodo, per esempio, ci siamo concentrati molto sul tema dell’ambiente e della sostenibilità. Siamo anche molto attenti alla qualità e alla accuratezza delle notizie che trasmettiamo: facciamo molta ricerca per evitare di incappare in fake news. In questo modo sappiamo che l’informazione che diamo è veritiera e che i ragazzi che ci ascoltano possono informarsi ed eventualmente essere invogliati ad unirsi alla nostra community.
L’iscrizione alla webradio è infatti aperta a chiunque abbia dai 12 ai 17 anni. Non c’è bisogno di un provino, basta inviare una mail a radioimmaginaria@gmail.com .
Parliamo del progetto Oltrape. Di cosa si tratta? Come nasce?
Dal 2018 Radioimmaginaria organizza un viaggio estivo a bordo di un mezzo speciale: un’Ape Piaggio degli anni Settanta. L’“ApeRadio”è dotata di tutta l’attrezzatura radiofonica necessaria e possiede un pannello solare per ricaricare l’intero impianto. In una occasione i ragazzi sono andati addirittura fino a Stoccolma per incontrare Greta Thunberg, ma sono ormai due anni che questo itinerario a tappe si svolge qui in Emilia-Romagna. L’obiettivo è sempre diverso. Quest’anno abbiamo voluto incontrare di persona i nostri coetanei per chiedere loro come stessero dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia di Coronavirus. Troppo spesso non ci è stato infatti domandato – né dai genitori, né dagli insegnanti, né da educatori o allenatori sportivi – come ci sentissimo noi giovani durante la pandemia. Noi di Radioimmaginaria vogliamo invece entrare veramente in contatto con i ragazzi, sapere come stanno vivendo e fronteggiando questo enorme sconvolgimento storico. Il focus del viaggio vuole essere proprio l’ascolto. Il progetto è finanziato dalla regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Fondo Sociale Europeo. A questa collaborazione prende parte anche l’assessorato Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale dell’Emilia-Romagna. Il viaggio è stato quindi studiato insieme a questi enti che ci hanno dato una missione: oltre a chiedere come stanno i ragazzi, vogliamo anche sapere come è cambiata la loro visione nell’ambito della digitalizzazione dopo la DAD, della sostenibilità e dell’innovazione.
Quali sono le attività che portate avanti nelle città del tour?
La giornata tipo si svolge così: si parte dal luogo in cui abbiamo trascorso la notte, tipicamente un campeggio, si registra una puntata dall’Apecar, che viene poi trasmessa alle 12.00 su Radioimmaginaria.it. Nel pomeriggio, alle 16.00, organizziamo una diretta da una piazza, in questo caso siamo in Piazza Mazzini a Modena. Durante la diretta intervistiamo ragazzi e ragazze della nostra età oppure personalità della città che ci ospita interessate al nostro lavoro. Oggi, ad esempio, è venuto a incontrarci l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune Modena, Andrea Bortolamasi. Domani saremo a Monteveglio ed incontreremo invece i genitori di Chiara Gualzetti, ragazza uccisa da un sedicenne suo conoscente. Pensiamo infatti che la sua sia una storia da raccontare. Finita la trasmissione ripartiremo e continueremo a documentare il nostro viaggio sui canali social.
Avete detto che questa è la seconda edizione in Emilia-Romagna per Oltrape. Avete notato delle differenze rispetto all’anno scorso?
A questa domanda sapremo rispondere meglio quando sarà finito il tour, per ora sottolineiamo però che, rispetto all’anno scorso, abbiamo condiviso molti più contenuti sulla nostra pagina Instagram, che prima non esisteva, dal momento che, per scelta, Radioimmaginaria era uscita dai social nel 2017. Oggi stiamo invece facendo un esperimento, tornando ad avere una presenza stabile sui social network. Sicuramente possiamo già notare un riscontro diretto da parte del nostro pubblico da questo punto di vista.
Che accoglienza avete avuto nelle altre città? Che tipo di pubblico vi aspettavate a Modena?
Quando ci siamo fermati a Bologna tanta gente si interessava, era curiosa di sapere che cosa facessimo, e le persone intervistate erano attratte dalla radio. In generale però sono tutti molto disponibili a farsi intervistare, pur essendo estate e facendo caldo. Il nostro target è la fascia che va dagli 11 ai 17 anni: ci aspettavamo anche per la tappa di Modena ragazzi delle medie e delle superiori e così è stato. Abbiamo lanciato una call attraverso i nostri canali e ha subito risposto una scuola media, l’Istituto IC3 "Mattarella", a cui si sono aggiunti anche alcuni ex-alunni, estendendo di conseguenza la partecipazione ai ragazzi delle scuole superiori.
Al di là del progetto Oltrape, che risposta avete dai vostri coetanei? Siete seguiti sulla radio?
È difficile dare numeri precisi, ma sicuramente in Emilia-Romagna, siccome Radioimmaginaria è nata qua, abbiamo un buon seguito, piuttosto stabile nel tempo.
Leggevo che per voi è importante creare uno spazio di dialogo cucito ad hoc sui giovani. La radio è ancora effettivamente un catalizzatore per le nuove generazioni? È ancora in grado di attrarre un pubblico giovanile?
La radio è un bellissimo mezzo e in questi ultimi due anni si è dimostrata indispensabile per tanti. Lo evidenzia l’esperimento di clubhouse, ma non solo. Si è infatti assistito a un boom generalizzato di radio e podcast, nate anche in seno alle scuole. La radio è tornata di moda e, in questa sua rinascita, risulta fondamentale lo strumento del podcast. È un mezzo che avvicina le persone e per questo ha tanto successo tra i ragazzi, specialmente in questo frangente storico.
Tra di voi ci sono anche alcuni giovanissimi: come mai la decisione di coinvolgere ragazzi così giovani? Che ruolo hanno all’interno della radio?
Il coinvolgimento dei giovanissimi nasce con lo scopo di dare anche a loro una voce, un canale di comunicazione adatto alle loro esigenze. Dai più piccoli arrivano input interessanti: il dialogo e l’incontro fra “piccoli” e “grandi” è fondamentale nello spazio della redazione.
Si è accennato al Fondo Sociale Europeo. Una panoramica sui contributi finanziari?
Questo aspetto dipende innanzitutto dal progetto e dal tipo di finanziamento ricevuto. Chiunque può infatti finanziarci, anche i comuni. Per realizzare le nostre attività partecipiamo poi a vari bandi, anche privati. Essendo Radioimmaginaria registrata come associazione culturale, disponiamo inoltre di alcune quote associative. Questo progetto in particolare, Oltrape, è di fatto organizzato in collaborazione con la regione Emilia-Romagna nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, il quale finanzia progetti intesi ad aiutare le persone a migliorare le loro competenze e prospettive professionali.
Ultima domanda: avete attualmente altri progetti in atto?
In questo momento Oltrape è quello principale. Ne stiamo però preparando uno in collaborazione con il Parlamento Europeo. A ottobre faremo un altro viaggio in Ape, questa volta attraversando tre regioni diverse del Nord Italia. Da lì, tutti i ragazzi ricominceranno a registrare dalle loro città, dando via al normale palinsesto delle attività.
Innovazione, sostenibilità, sport e cultura: su Radiommaginaria.it troverete questo e molto altro ancora. E allora cosa aspettate a sintonizzarvi anche voi?!
A cura di Chiara Minarelli
Agosto 2021