Premio Legalità e Territorio 2020: intervista a Lara Campana
Stradanove intervista Lara Campana, premiata insieme a Giuseppe Caruso e a Irene Pachera
Lara Campana, vincitrice Premio legalità e sicurezza 2020
Parlaci un po’ di te!
Ciao a tutti, sono Lara, ho 23 anni e vivo a Roteglia, un piccolo paesino vicino a Sassuolo. Mi sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali a Parma lo scorso dicembre. Ora studio Economics and Public Policy all’Università di Modena e sono all’ultimo anno.
Perché hai scelto il tuo indirizzo di studio?
Ho scelto il mio indirizzo di studio per due ragioni. Principalmente perché è in inglese: mi piace molto come lingua e in triennale sono stata un semestre in Erasmus in Inghilterra. Ma anche perché mi ha dato la possibilità di continuare ciò che avevo iniziato in triennale, andando sempre più nello specifico: come, ad esempio, studiare nel dettaglio l’Europa da un punto di vista più economico e regionale, o come certe scelte politiche e/o economiche influenzino quelle ambientali.
Cosa ti ha spinto a partecipare al premio “Legalità e territorio”?
Sinceramente, non conoscevo questo premio. Un giorno (i primi di Settembre) ho ricevuto una e-mail da un mio professore (Baldini) che incitava a partecipare a questo bando. Siccome mi piace mettermi in gioco ed ero incuriosita dai vari argomenti ho deciso di tentare.
Da dove hai tratto ispirazione per il tuo elaborato?
Ho scelto il tema del gioco d’azzardo perché, tra quelli proposti, ha sempre attirato la mia attenzione: cosa spinge a giocare, come si diventa giocatori patologici, come ci si cura ecc. Quindi ho iniziato a cercare vari articoli su internet, vari rapporti specifici e tecnici (come quello dell’ Istituto Superiore di Sanità).
Parlaci dei contenuti salienti
Nel mio elaborato ho scelto di focalizzarmi sull’aspetto legale ed economico del gioco d’azzardo più che su quello morale. Quindi, dopo aver dato varie definizioni di gioco, gioco d’azzardo ecc. ho elencato le misure che il Parlamento Europeo e quello Italiano hanno adottato per contrastare questo fenomeno. Dopodiché, ho aggiunto diversi dati, leggi, progetti che riguardavano l’Emilia Romagna e, nello specifico, il Comune di Modena. Successivamente, visto l’importanza che riveste oggi questo tema e il periodo molto particolare che stiamo attraversando, ho aggiunto qualche dettaglio anche sulla situazione attuale cioè il gioco ai tempi del COVID: come è cambiato, se è aumentato o diminuito ecc.
Se potessi, cosa cambieresti della nostra società e quali problemi ti piacerebbe risolvere?
È una bella domanda, perché tutti noi da semplici cittadini abbiamo ambizioni smisurate, ma ciò che cambierei subito è il processo che porta alle differenze di genere. Può sembrare banale ma credo che nel 2020, in un paese come il nostro (considerato relativamente avanzato), non può ancora essere radicata questa idea di inferiorità. E mi piacerebbe risolvere una volta per tutte i problema del cambiamento climatico e dell’inquinamento: stiamo distruggendo il nostro pianeta e dobbiamo fare qualcosa al più presto. Se anche solo ognuno nel suo piccolo facesse la raccolta differenziata, non usasse la macchina per tragitti corti e percorribili anche a piedi o in bici, sicuramente la situazione migliorerebbe.
A cura di Giorgia Martin
Vuoi conoscere gli altri giovani premiati? Leggi le interviste a Irene Pachera e