LE VACANZE DI UN SERIAL KILLER, NADINE MONFILS

Un romanzo ‘corrosivo, scorretto, grottesco, irresistibile’

LE VACANZE DI UN SERIAL KILLER, NADINE MONFILS

E’ stato uno dei primi titoli della nuova collana Giano “I libri della civetta: Le vacanze di un serial killer, di Nadine Monfils, pluripremiata autrice belga, ma parigina di adozione, è stato definito un romanzo “corrosivo, scorretto, grottesco, irresistibile”. Bastano poche righe per descrivere la famiglia Destrooper, così diversa e nello stesso tempo così simile da qualsiasi altra: il padre Alfonse con il suo culto per l’automobile, la madre Josette accanita lettrice di riviste di gossip, e i due figli, Steven e Lourdes. I quattro sono in partenza per le vacanze verso il mare del Nord – “dove piove all’incirca tre giorni su quattro” –, seguiti, nella roulotte agganciata all’auto, con tanto di gerani finti alle finestre, da nonna Cornamusa (“una vera tigna”, così chiamata per via del suo debole per gli scozzesi e spesso dedita al sesso).


Ben presto però, la vacanza che già non era iniziata certo sotto i più buoni auspici – dal finestrino aperto un motociclista scippa la borsa di Josette con tutto il denaro della famiglia – si rivela una vera catastrofe: la roulotte si sgancia senza che nessuno se ne accorga; nella toilette di un autogrill i ragazzi filmano un cadavere riverso sul pavimento; l’albergo si rivela una vera topaia distante chilometri dal mare; i numerosi inconvenienti offrono più di un motivo di litigio; infine, anche il tempo non è certo il più adatto a trascorrere rilassanti momenti in spiaggia.


A queste “sciagure”, che mettono a dura prova i rapporti familiari, si aggiunge una serie di incontri fortuiti e sfortunati che causano equivoci, abbandoni e omicidi, con relativo occultamento di cadaveri. E quando la situazione potrebbe sistemarsi grazie ad un biglietto milionario della lotteria, tutto precipita inesorabilmente verso il destino che ciascuno dei personaggi sembra essersi meritato.


Un romanzo, quello della Monfils, in grado sicuramente di stupire i lettori, per il suo humour nero portato all’eccesso: nel leggere le disavventure dei Destrooper, ogni famiglia potrà prendere coscienza di alcuni tratti di se stessa ancora sconosciuti, o visibili solo da un osservatore esterno e, insieme, avere la consapevolezza che, naturalmente senza arrivare all’assassinio, ciascuno di noi, con le sue piccole stravaganze, con le sue quotidiane frustrazioni e le sue inconfessabili manie, è solo a un passo dal grottesco.

Nadine Monfils, Le vacanze di un serial killer, Giano, pagg. 224, euro 12