La libreria di Google Play diventa formato famiglia
La nuova estensione per condividere facilmente libri, film e serie tv!
Lo staff di Google è decisamente in vena di novità e aggiornamenti negli ultimi tempi. La settimana scorsa vi abbiamo parlato di Bubble Zoom, la funzione di Google Play Libri ideata per rendere più semplice e scorrevole la lettura dei fumetti sui dispositivi android. Un aggiornamento che interessa senza dubbio un pubblico di nicchia, rispetto a quello di cui vogliamo parlarvi oggi.
È da un paio di mesi che Google Play ha lanciato in alcuni Paesi un piano per la condivisione di contenuti musicali all'interno di un nucleo familiare (Google Play Family Music Plan), ma la settimana scorsa Raj Iyengar, Product Manager di Google Play, ha annunciato l'espansione del progetto sia a livello geografico (saranno coinvolti nella fase iniziale 8 Paesi, tra cui l'Italia) sia rispetto ai contenuti: sarà possibile infatti condividere con il proprio Family Group anche serie tv, film, giochi e libri!
"Tutti nella mia famiglia" scrive Iyengar "amano i film di Star Wars e vogliamo essere tutti in grado di vederli sui nostri smartphone, tablet, coomputer portatili o tv". I contenuti, infatti, non solo sono accessibili da tutti i membri aggiunti al Family Group, ma sono anche fruibili da qualsiasi dispositivo, purché ci si logghi con il proprio account Google. "Le famiglie di oggi" spiega il Product Manager sul blog ufficiale "hanno molti dispositivi e dovrebbe essere semplice condividere un contenuto al di là di dove siamo o cosa stiamo facendo". Una sacrosanta verità. Una famiglia non acquisterà due o tre copie di "Harry Potter and the cursed child" o due DVD di "Avengers". L'idea di condivisione è alla base di internet e la realizzazione di una "family library" è la sua naturale evoluzione per i prodotti digitali acquistati.
L'iscrizione è semplice e sottoposta a poche regole: il "family manager", cioè chi crea il gruppo, deve avere almeno 18 anni (in Giappone deve avere più di 21 anni) e può aggiungere non più di 5 persone che a loro volta devono avere almeno 13 anni, possedere un proprio account Google. Ogni persona può far parte di un solo Family Group e, per quanto possa sembrare scontato nella maggior parte dei casi, tutti i membri inseriti devono risiedere nello stesso Paese, dato che i contenuti sono soggetti a diverse leggi: ad esempio, alcune serie tv non sono condivisibili ovunque.
Per creare la propria libreria di famiglia sarà sufficiente avviare l'app "Play Store", accedere al menù in alto a sinistra, selezionare la voce "Account", poi su "Famiglia" e cliccare su "Registrati alla Raccolta della famiglia".
Conclusa la registrazione dal pannello opzioni è possibile definire alcune impostazioni: quali contenuti condividere con gli altri membri del gruppo e quali tenere solo sul proprio account, aggiungere contenuti acquistati precedentemente all'installazione della Family Library o cancellare acquisti inseriti.
Saranno condivisibili nella Family Library tutti i contenuti acquistati con una carta di credito (anche prepagata) registrata per gli acquisti di famiglia, mentre quelli individuali andranno fatti con una carta personale. Possono essere condivisi anche acquisti realizzati con gift cards o codici promozionali.
Il progetto, inoltre, comprende alcune forme di parental control che permettono non solo di filtrare i contenuti della libreria visualizzati dai più piccoli, ma anche di approvarne gli acquisti.
Naturalmente, ci sono dei vincoli alla condivisione, ma sono più che accettabili e, spesso, non dipendono da Google:
- Gli acquisti della sezione musica e dell'edicola non possono essere condivisi nella libreria, anche perché per la prima esiste un percorso di condivisione a sé stante;
- Nel caso di acquisto di un pacchetto film, questo dovrà essere aggiunto o cancellato in toto. Inoltre non possono essere condivisi film in affitto.
- Le serie tv non sono disponibili in tutti i Paesi
- Non possono essere condivisi libri per cui l'autore non ha dato l'autorizzazione
- Non possono essere aggiunti alla libreria contenuti di pubblico dominio, estratti o demo gratuiti, documenti personali, ovvero tutto ciò che non è stato acquistato.
Avrà anche dei limiti, ma ci sembra che la possibilità di condividere con i familiari i propri libri, peraltro acquistati legalmente, superi un limite non indifferente dei contenuti digitali. Finalmente, per citare lo staff di Google Play, liberi di "condividere ciò che amiamo con chi amiamo".
Angela Politi