ELISELLE

Quattro chiacchiere con Eliselle, modenese e autrice di '101 modi per diventare bella milionaria e stronza'

ELISELLE

Modenese classe '78, Eliselle è laureata in Storia Medievale e lavora circondata dai libri. Ha al suo attivo cinque romanzi. I suoi siti personali sono www.eliselle.com e il portale di attualità www.delirio.net.

Partiamo dall’ABC: Chi è Eliselle e di cosa scrive?    Eliselle è una lettrice, medievista, libraia, che si diletta a scrivere storie. Non ama definirsi scrittrice, lo ritiene un termine abusato, al giorno d’oggi, e si considera una narratrice. Scrive di tutto, e scrive nel momento in cui sente di averne necessità. Per questo spazia dal rosa al noir allo storico all’erotico al comico. Perché spesso scrive seguendo esigenze personali e stati d’animo a seconda di come vive e attraversa i diversi momenti della sua vita.

Come sei arrivata alla scrittura e, soprattutto, alla pubblicazione dei tuoi scritti?    La scrittura è stata una scelta quasi forzata. La comunicazione verbale è sempre stata un problema per me fino a qualche anno fa, la trovavo faticosa, e scrivere mi aiutava a mettere nero su bianco quello che andava e quello che non andava in me e nella mia vita. Poi, ho superato quella che chiamo la mia fase adolescenziale della scrittura, per lanciarmi nella narrazione di storie che fossero “altro” da me, o che almeno potessero essere trasformate in qualcosa di più universale. Alla pubblicazione sono arrivata con la mia forza di volontà, proponendo i miei lavori sul web in spazi gratuiti per scrittori emergenti e alle fiere dei libri. Attraverso piccoli editori sono arrivata a Newton Compton, facendo da agente a me stessa. Questo è successo nel 2008. Da lì sono andata avanti. Semplicemente, ho creduto in quello che facevo, anche perché ho capito che è davvero l’unico modo per raggiungere qualsiasi obiettivo.

Quanto c’è di Modena nei tuoi libri?    Nei primi, qualcosa in più rispetto a quelli degli ultimi anni. Diciamo che ho sempre cercato di rendere le mie storie “comuni” e per questo ho cercato di mescolare caratteristiche di città e luoghi diversi, per permettere a più persone di “sentirsi a casa” quando leggevano le mie storie.

Il titolo del tuo ultimo libro, “101 modi per diventare bella milionaria e stronza”, è perfetto dal punto di vista del marketing: parla di ricchezza (fattore che ultimamente fa vendere parecchio), sottolinea che ci sono oltre 100 modi per raggiungere un determinato obiettivo (e le liste nei titoli “tirano” sempre) e ci mette dentro anche uno “stronza” che suona molto efficace. Non mi stupisce che il tuo libro sia stato messo in molte librerie accanto ai manuali di formazione, crescita personale e auto aiuto. Ma com’è nata questa tua divertente guida al femminile (e quell’eccellente titolo)?    Il titolo mi è stato proposto dalla Newton Compton, e devo ammettere di essermi divertita parecchio a svilupparlo. I risultati sono stati molto buoni e il libro è piaciuto. Ho fatto molta ricerca e mi sono data alle letture di manuali di psicologia piuttosto seri, per prepararmi a scriverlo, poi ho mescolato le informazioni ottenute rendendole più leggere e “frivole”, per arrivare al maggior numero di persone, nonostante il significato sotteso rimanga un punto fermo: ri-conoscere il proprio valore, mai farsi mettere i piedi in testa da nessuno, volersi bene. Tre pilastri dell’autostima. Per questo motivo la mia è una guida che può essere letta sotto l’ombrellone, ma aiuta a ritrovare dei punti fermi in un modo inaspettatamente accurato.

Consiglia tre modi per diventare bella, milionaria e stronza (uno  per ogni “categoria”).    Scegliere un buon look per non passare inosservata e che allo stesso tempo sia adatto alla propria personalità, trovare un lavoro che esalti le proprie capacità, imparare a dire no quando serve.

Chi o cos’è una Kitty addicted e perché ne hai scritto un romanzo? “Deformazione passionale”?    Una Kitty addicted è un’appassionata di Hello Kitty, la gattina giapponese ormai presente ovunque e sotto qualsiasi forma. Ovviamente, la Kitty addicted possiede un’età variabile tra i quindici e gli ottant’anni. Ho scritto questo romanzo due anni fa per esorcizzare la mia “addiction” da questo personaggio, che ricorda tanto la tenerezza e la spensieratezza dell’infanzia. Ho creato la protagonista del libro pensando a una ragazza che sta per compiere i fatidici trenta: con tutto quello che le capita a ridosso dell’età critica, chi meglio di lei può farsi venire una crisi in piena regola e cadere nel baratro della dipendenza?

Hai parlato anche, nell’omonimo romanzo, di un fidanzato in affitto. Di cosa si tratta?    Un “fidanzato in affitto” è un termine edulcorato (tipico da romanzo chick-lit quale è il mio) per definire uno schiavo. Lo schiavo è un uomo che sceglie di darsi totalmente a una donna, di donarsi a colei che diventa la sua padrona, la sua dea, il suo culto. Esistono uomini così, e posso garantire che mantengono quello che promettono: mi sono immersa nel mondo fetish per un po’, per raccogliere storie, materiale e visioni, e ho visto cose che le donne, soprattutto le casalinghe che devono sbrigare tutti i lavori di casa senza la minima gratificazione da parte dei loro compagni, invidierebbero (e chiederebbero) seduta stante.

Vantaggi e svantaggi di avere un fidanzato in affitto?    Vantaggi: casa pulita senza muovere un dito, shopping sfrenato senza sborsare una lira, massaggi e coccole a ordine immediato, adorazione senza limiti né remore da parte di un uomo che bacia il terreno dove cammini. Svantaggi: vieni guardata strana se giri per strada con il tuo schiavo al guinzaglio. Ma d’altra parte, basta non esagerare. Ed è un prezzo che si può anche pagare, visti i vantaggi che porta.

Raccomandaci qualche scrittore o scrittrice modenese (editi o non).    Consiglio Barbara Baraldi, che è uscita questo mese con i nuovi lavori per Castelvecchi e Mondadori. Ha conquistato il cuore di chi ama il gotico, per chi ancora non la conosce è un’esperienza da provare.

Hai scritto di erotismo in diverse webzine. Cos’è per te straordinariamente erotico? Se mi rispondi Hello Kitty l’intervista finisce qui! ;-)    Potersi dare totalmente, con fiducia e senza remore a una persona che fa lo stesso con te è estremamente erotico. Proprio perché è così raro, quando accade è un miracolo.

Quali sono le tue passioni?    La lettura, in primis. I serial televisivi. La musica (anche quella tamarra). I viaggi e le SPA. Il mio lavoro.

Quali sono gli scrittori (o i film, i serial, i fumetti, le canzoni) che ti hanno ispirato per i tuoi libri?    Non saprei dirti. Le informazioni nella mia testa si mescolano troppo velocemente e in modi così strani, che fatico a volte a capire come funziona e dove pesco citazioni e riferimenti, chi e che cosa mi aiuta di più. Io direi che è un mix di tutto questo, ben shakerato.

Cosa fa Eliselle nel tempo libero?    Legge. Cazzeggia con gli amici. Va a caccia di storie. Scrive, quando se la sente.

Cosa vorrebbe fare Eliselle nel tempo libero?    Viaggiare di più.

La domanda che avresti voluto sentirti fare in questa intervista?    “Hai ancora voglia di pubblicare i tuoi lavori?” Se vuoi ti do anche la risposta: “Vedendo come funzionano le cose qui in Italia, diciamo che ti fanno passare la voglia.”

La domanda più bizzarra che ti hanno fatto in un’altra intervista?    “I tuoi racconti erotici sono autobiografici?”. Ho risposto chiedendo a mia volta se gli scrittori di thriller, che raccontano di serial killer e squartamenti vari, devono per forza ammazzare qualcuno per poterlo fare. Certe comari in giro... :-)

A cosa stai lavorando ora?    Ho preso una pausa dalla stesura del nuovo romanzo. È una storia divertente ma realistica, con personaggi un po’ folli. Mi serve qualche settimana di ossigeno, poi ricomincio appena mi sentirò pronta a ricominciare. Vorrei comunque concluderlo entro l’estate.

Per finire, un classico: fatti una domanda, e datti una risposta ;-)    “Sei felice?”. “Tutto sommato? Sì. Alla faccia dei rosiconi.”