Il progetto delle ragazze di ALL
Le volontarie del SCN ci raccontano il loro progetto per incentivare la lettura
Modena, Notte Bianca. Passando per la piazza della Pomposa è possibile scorgere due alberi illuminati, con appesi tanti fogli di diverse dimensioni con frasi scritte sopra e una folla di gente che si accalca per poter appendere il proprio biglietto. Ma chi c’è dietro questa innovativa attività culturale? Un movimento di nome Anonimi Liberi Lettori, che ha lo scopo di promuovere la lettura “liberando le parole dai libri”.
Oggi siamo andati a intervistare le due ragazze che hanno dato vita a questo progetto, Laura e Rita, che da qualche mese collaborano per aumentare la sensibilizzazione della popolazione modenese verso letture non banali, anche provenienti da editori di piccole dimensioni.
Ciao Laura e ciao Rita, grazie per la vostra disponibilità. Partendo dall’inizio, quando vi siete conosciute e come si è sviluppata l’idea di ALL?
Laura: Ci siamo conosciute durante l’esperienza di Servizio Civile. Durante la formazione generale potevamo scegliere di realizzare alcuni progetti, partendo però da alcuni predefiniti, ma questi per lo più riguardavano la gestione della città, mentre a me interessava fare qualcosa sulla lettura, allora ho coinvolto Rita e altre ragazze e così abbiamo iniziato a ragionare su cosa potessimo realizzare con questo progetto. Inizialmente avevamo idea di poter realizzare eventi megagalattici, ma poi ci siamo dovute ridimensionare.
Qual è lo scopo principale di questo vostro movimento?
Rita: Il nostro movimento ha lo scopo di promuovere la lettura, in quanto, da quello che dicono le statistiche, in Italia si legge troppo poco, e quindi noi vogliamo avvicinarci ai lettori, anche quelli che vorrebbero leggere, ma non sanno da dove partire. Per noi sono importanti anche i giovani, infatti siamo molto attive sui social, dove suggeriamo letture che possano piacere a diverse persone.
Come mai “Anonimi” e “Liberi” lettori?
Laura: Liberi perché, studiando editoria, ho capito che l’editoria la fanno le grandi case editrici, se invece si è piccoli editori è più facile scomparire, anche se si stampano capolavori. Allora il nostro obiettivo è mettere in mostra anche libri meno noti proprio a causa di questioni editoriali, ma che sono veramente belli e da non perdere.
Rita: Anonimi perché non è necessario che chi ci segue sappia chi siamo, nel senso che i nostri lettori sono liberi di leggere quello che vogliono e non devono considerarci come punti di riferimento fissi, piuttosto come persone chiunque, senza nome o cognome, che vogliono solo consigliare libri interessanti da leggere, chiunque può sentirsi un anonimo libero lettore.
Un importante evento per mettersi in mostra è stata la Notte Bianca, cosa avete fatto?
Rita: L’idea è venuta a me, partendo da Mercurdo, la fiera dell’assurdo di Castelvetro, dove, un paio di anni fa, avevo visto questo “Albero dei desideri”, ovvero un albero dove invitavano a scrivere i desideri per l’anno venturo; allora ho pensato che potevamo fare una cosa simile, ma con citazioni di vari libri. Chiaramente, è stato più facile pensarlo che realizzarlo, ma alla fine siamo soddisfatte del risultato. Abbiamo visto che la Notte Bianca è l’evento più importante che ci sia a Modena in centro, quello che attira più gente, e soprattutto il più vicino a noi, così abbiamo deciso che poteva essere un’occasione d’oro.
Partendo dunque da questa idea, come vi siete organizzate per la serata?
Laura: Siamo riuscite a entrare a far parte dell’evento grazie al Comune, in particolare tramite il Settore Cultura, Sport e Politiche Giovanili, che ci ha aiutato in diversi modi.
Una curiosità: qual è stata, per voi, la più bella e originale citazione appesa all’albero?
Laura: Molti hanno scritto più pensieri che citazioni, alcune molto belle. Ad esempio, una persona ha scritto, un po’ spietatamente, “Non siamo altro che pesci, branchie che si gonfiano e si chiudono. Poi viene un gabbiano che dall’alto ci prende, mentre ci smembra e ci fa volare. Forse questo è l’amore”.
Rita: Un’altra citazione molto bella che abbiamo trovato è stata questa: “C’è tanta gente infelice che, tuttavia, non prende iniziative per cambiare la propria situazione perché condizionata dalla propria sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo. Tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma, in realtà, per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo”.
Laura: In generale molte persone hanno lasciato pensieri ottimistici e positivistici, ci sono stati molti biglietti di speranze e gioia, quindi mi è sembrato molto che le persone volessero attaccare all’albero le proprie speranze, che è molto bello e dolce.
Avete in programma altri incontri o avete altri progetti in cantiere per il futuro?
Rita: Al momento abbiamo due idee che ci piacciono, anche se ancora non è ben definito come le realizzeremo, però sono rivolte alla Biblioteca Delfini, dato che ci ha sempre sostenuto. La prima è quella di creare una postazione di letture al buio, quindi di coprire alcuni libri con copertine nere, in modo che non si veda il titolo, così che ciascuno possa leggere libri senza conoscerne i titoli finché non se ne termina la lettura, quindi di fatto applicando il principio che non bisogna giudicare un libro dalla copertina. La seconda è invece di creare una postazione con i libri che sono poi approdati a Hollywood, diventando film. Mentre sui social vorremmo dare la possibilità a tutti coloro che ci seguono di creare loro stessi un post su un autore o un libro a loro scelta, ma questa idea dipende anche dal riscontro che abbiamo su queste piattaforme. Per il resto è chiaro, cerchiamo di metterci in mostra il più possibile sia sui social che a eventi particolari, cercando di oltrepassare i limiti organizzativi che un movimento come il nostro si trova ad affrontare.
Intervista e Testo a cura di Federico Carrera
Studente Liceo Classico Muratori-San Carlo
Alternanza Scuola-Lavoro
presso l’Ufficio Politiche giovanili
del Comune di Modena