Stradanove intervista Daniel Bund
Il carpigiano, ideatore della linea di peluche “Trudi by Bund”, si racconta tra passato, presente e futuro. “Mi dicevano che ero un buono a nulla, oggi la mia passione è diventata il mio lavoro”.
Trent'anni, emiliano doc (è nato a Modena ma cresciuto a Carpi) con una passione profonda per il disegno e il mondo dei cartoon che affonda le sue radici già in tenera età.
Il suo nome è Daniele Corrone, meglio noto come Daniel Bund, pseudonimo che dà anche il nome alla collezione di peluche griffata Trudi che nel 2016 lo ha portato a girare l'Italia con un omonimo Tour conclusosi lo scorso 17 dicembre.
Un talento naturale il suo, che Daniele ha saputo coltivare negli anni senza tuttavia mai frequentare vere e proprie scuole d'arte (“Mi sono diplomato al Ragioneria”, rivela).
Determinazione ed un pizzico di fortuna, le chiavi per trasformare una passione, supportata da un'indubbia predisposizione all'arte, in una professione. Vincendo con coraggio gli scetticismi iniziali di quanti agli inizi lo etichettavano come un “bundagninta”, un termine dialettale il cui significato è lui stesso a spiegarcelo: “È nato tutto quando mi sono trasferito a Bologna. Mi dicevano che ero un buono a nulla, un bundagninta, appunto! Prima di affermarmi in questo mondo spesso mi sono sentito dire che avrei dovuto trovarmi un lavoro, che stavo solo perdendo tempo”.
Decisivo l'incontro con Alessandro Bonacorso, in arte Alle Tatoo, tatuatore modenese di fama internazionale e detentore di numerosi Guinnes dei Primati, di cui l'ultimo conquistato proprio la settimana scorsa: “Ha creduto in me fin dall'inizio, facendomi capire che quello che avevo sempre fatto, e che fino a quel momento era solo una passione, poteva diventare un vero e proprio lavoro. Da lui ho imparato molto ed in più, essendo lui un personaggio mediaticamente molto conosciuto, mi ha dato la possibilità, frequentando il suo ambiente, di crearmi la mia rete di contatti e di conoscenze. Ciò mi ha aiutato anche a crederci di più, a credere di più in me, nelle mie capacità e in quello che stavo facendo, facilitandomi nell'andare avanti sulle mie gambe e nel proporre la mia arte agli altri”.
produttrice di giocattoli di peluche. Daniele ci spiega com' è nata la fortunata collaborazione: “Nel 2015 i primi contatti con la Trudi, la famosa azienda Erano alla ricerca di un artista che gli proponesse un progetto nuovo, diverso e che spezzasse in qualche modo con la classicità della loro linea di personaggi. Il tramite tra me e loro è stata la mia amica designer Agatha Menegaz con cui inizialmente lavoravo disegnando cover per smartphone che sono state acquistate anche da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. Lei conosceva la dirigenza della Trudi a cui è piaciuto il mio stile e così è nata la collezione Trudi By Bund. Quello che ho fatto è stato partire dai loro grandi classici come il coniglio, l'orso o l'husky, che sono - per così dire - le loro icone, ridisegnandole semplicemente con il mio stile che io definirei..cartoon! Ho sempre disegnato in questa maniera qualsiasi tipo di soggetto per cui per me è stato abbastanza semplice soddisfare la loro richiesta iniziale”.
Estrosi, buffi e spiritosi, i peluche rock di Daniele hanno conquistato tutti compresa la fiducia della stessa Trudi che per il 2017 ha scelto di affidarsi nuovamente alla creatività del giovane artista emiliano: “Ho ultimato da poco la preparazione della nuova collezione che comprende stavolta ben dodici personaggi. L'uscita della collezione è prevista a Marzo. Non vedo l'ora!”
Oltre alla nuova linea di peluche Trudi By Bund, tanti i progetti in cantiere per il giovane talento di Carpi che si appresta a vivere un 2017 ricco di impegni professionali. Tra questi una mostra di quadri in collaborazione con il collega e compaesano Andrea Saltini (“Un amico ma soprattutto una persona che ammiro tantissimo!”), tanta radio (da ottobre conduce un programma su Web Radio 5.9 dal titolo Bundagninta) ma soprattutto l'atteso e inedito debutto TV con una programmaTeleStudio Modena a partire dal prossimo 12 gennaio, di cui Daniele ci da già qualche anteprima: “A condurlo sarà la mia fidanzata, Giulia Tosoni, che è anche una cantante, nonché mia spalla in radio, io invece mi occupo di tutto quello che c'è dietro, dalla sigla, alla scenografia, alla scelta degli ospiti che saranno tutti personaggi famosi ma soprattutto miei amici. Da Kuda dei Lunapop, a Ricky Santoro, artista emiliano famosissimo in Spagna o il giocatore della Nazionale Italiana di Basket Achille Polonara. Il format ricalca quello del programma che conduco in radio, dove mi faccio raccontare le loro storie di vita prima di affermarsi nel loro campo di competenza, quando, come è successo a me, si sentivano dire anche loro che erano solo dei buoni a nulla, dei “bundagninta”, appunto. Ci saranno anche delle rubriche come Il peggio di Internet”.
Eclettismo, desiderio di sperimentare forme d'arte sempre nuove, impegno e studio costante alla continua ricerca di nuove sfide con cui misurarsi senza però mai prendersi troppo sul serio, “Tutto quello che faccio lo faccio sempre con grande naturalezza, entusiasmo e curiosità ma soprattutto senza presunzione, cercando sempre di rimanere umile e positivo. È stato così anche nel caso del mio passaggio dal mondo dell'arte, quello che più mi appartiene, a quello radio-televisivo. Un grazie va però al mio staff, che in questo mi aiuta molto. Loro sono determinanti e decisivi in tutto ciò che faccio”.
Una metamorfosi artistica come strumento di crescita professionale insomma, alla conquista di quella maturità che Daniele sente ancora non appartenergli: “La mia forza è la riconoscibilità del mio stile, che rimarrà sempre quello. Tuttavia sento che sto evolvendo e ogni cosa che faccio mi piace sempre di più di quella che ho fatto in precedenza. Cimentarmi in cose nuove mi permette di migliorarmi sempre. Se così non fosse sarebbe finita".
Cristina Capruzzi
05/01/2017