Esclusivo Stradanove: intervista al rapper Ticky B.
Cresciuto a pane e freestyle, nelle sue canzoni ama raccontarsi senza filtri: "La mia musica? Scrivo ciò che penso senza giri di parole". E sul suo nome d'arte ci svela...
Scrivere senza badare alle logiche di mercato, ma solo facendosi trasportare dalle proprie sensazioni in modo spontaneo. Senza filtri. È questa la filosofia con cui nasce la musica di Andrick Lamar, in arte Ticky B., una musica ("nel mio stile", tiene subito a precisare) difficile per lui stesso da etichettare, tanto da preferire non identificarsi in nessun genere di appartenenza. Che sia rap, hip-hop o trap (un sottogenere della musica rap nato agli inizi degli anni '90), insomma, poco importa, "Se l'ispirazione mi prende inizio a scrivere senza farmi troppi problemi".
Ventiquattro anni il prossimo 27 luglio, Andrick Lamar, modenese di nascita ma veronese di adozione, ricorda com'è nata la sua passione per la cultura rap "È cominciato tutto nel 2003, quando ho iniziato ad avvicinarmi alla breakdance. Poi, nel 2006, la passione per la breakdance si è trasformata in passione per il rap. Sono cresciuto ascoltando artisti americani come The Game, Ice Cube, Eastside Boyz, Busta Rhymes per poi avvicinarmi in un secondo momento al rap italiano con Asher Kuno, Jack The Smoker, Gue Pequeno e tanti altri che probabilmente hanno influenzato il mio percorso di scrittura malgrado abbia sempre cercato di crearmi uno stile e una mia identità musicale". Nel 2007 le prime bozze: da buon rapper che si rispetti però, niente testi dalle melodie mielose e ammiccanti ma pezzi caratterizzati da un ritmo incalzante ed uno stile di scrittura introspettivo e al tempo stesso diretto "Mi piace raccontare ciò che vedo, le esperienze che ho vissuto. Dico semplicemente quello che penso e che sento in maniera molto spontanea, senza troppi giri di parole". Musica come strumento per raccontare e raccontarsi, ma non solo "Vuol dire soprattutto lanciare dei messaggi a chi ascolta. Poi ognuno li percepisce e interiorizza a modo proprio".
Ogni rapper, si sa, all'inizio della sua carriera sceglie un nome d'arte che lo rappresenti, che gli doni una propria identità. Una scelta che in molti casi è dettata da fattori legati alla sfera personale, ma non per Ticky B.: "In realtà il mio non ha un vero e proprio significato. Ai tempi in cui iniziai a fare freestyle, nel mio quartiere c’era un ragazzo più grande di me che tutte le volte che iniziava a improvvisare aveva l'abitudine di anteporre sempre alle parole la parola "TICKY". Questa cosa mi incuriosiva e allo stesso tempo mi piaceva molto. Quando poi scoprii che in realtà si riferiva a NOTORIOUS B.I.G. (pseudonimo di Christopher George Latore Wallace III, compianto rapper statunitense, considerato uno dei più famosi e influenti di sempre n.d.r) decisi di usare "Ticky B." come nome d'arte".
Un talento, quello di Ticky B., che non ha mai incrociato finora nessuna scuola di musica: "Mi sarebbe piaciuto" confessa, purché non vi siano le telecamere "Partecipare a un talent? Assolutamente NO!". Chitarra e pianoforte gli strumenti che gli piacerebbe imparare a suonare "Mi hanno sempre attratto fin da quando ero bambino. Chissà...alla fine c'è tempo per tutto!".
Canzoni "preferite" tra quelle scritte di suo pugno? La risposta è sorprendente: "Nessuna! Con il tempo alcune finiscono per stancarmi e non piacermi più mentre in altri casi mi accorgo di aver fatto un bel lavoro e mi sento soddisfatto" ci racconta Ticky B. che, oltre ai panni del rapper indipendente in questo periodo indossa anche quelli del regista, grazie alla recente collaborazione con il videomaker "Peter Marvu", e del produttore del rapper "Pepe" ("Che potrete trovare nel mio ultimo progetto discografico" ci rivela in anteprima).
Il coraggio di mettersi in gioco, insomma, proprio non gli manca, neanche quello di sognare un giorno una collaborazione eccellente: "Nomi? Troppi...probabilmente con Dr.Dre".
Per ascoltare e scaricare gratuitamente l'ultimo album di Ticky B. "Welcome Bakk"qui.
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A cura di
Cristina Capruzzi
Giovanni Ferrari
6 Giugno 2017