"Buonalanotte Bianca"
Sabato 20 maggio a Modena si è svolta la "Notte Bianca" dal pomeriggio fino a notte inoltrata. Anche gli operatori del progetto "Buonalanotte" sono stati presenti nei luoghi più frequentati della città. Leggi il loro racconto!
La sera del 20 Maggio, Modena, ha preso vita e si è animata come mai in tutto l’anno. Complice la serata fresca ed asciutta, i modenesi si sono riversati in centro a festeggiare l’attesa Notte Bianca; così vie, piazze, piazzette, pizzerie, bar e pub si sono riempiti di gente ed a ogni angolo si potevano trovare musicisti o artisti di strada ad animare la serata.
È stata la prima Notte Bianca del Camper Infobus. Tirato a lucido per l’occasione, è stato portato dietro Piazza Pomposa e preparato per la serata. Sotto la veranda sono state posizionate sedie e tavolini che esponevano sia il materiale informativo relativo ai servizi che il Comune di Modena rivolge per i giovani: youngERcard, servizio civile ... sia quello legato al consumo di alcol e alle malattie sessualmente trasmissibili nell'ambito del progetto BuonaLaNotte.
Per avere a disposizione il camper ci siamo posizionati nella piazzetta della Pomposa in cui non erano previste iniziative proprio per non intralciare il passaggio delle persone. In effetti rispetto alle altre zone di Modena i ragazzi che transitano in questa zona non sono numerosi e quindi dobbiamo fare in modo di catturare la loro attenzione.
I primi che si avvicinano sono nostri amici e conoscenti che sapevano della nostra presenza e sono loro che vogliono inaugurare la serata con la prova dell'etilometro: sono tutti a zero.
Arriva, dopo un po', un gruppo di ragazzi che si ferma e, incuriosito, vuole provare l’etilometro. Non lo avevano mai fatto prima e si mostrano curiosi. Solo uno di loro deve mettersi alla guida e cominciamo da lui. Sono tutti sotto il limite, alcuni di loro addirittura a zero e, a quel punto, ci giurano di aver bevuto, così spieghiamo che il tasso alcolico varia molto da persona a persona e al tempo trascorso tra l'ultima bevuta e la prova effettuata. Diamo loro un paio di kit contenenti: depliant informativi, un alcol test usa e getta ed un preservativo.
Più tardi arriva una famiglia. Gli adulti che svolgono la prova, avendo bevuto entrambi una birra, si stupiscono di quanto siano diversi i loro tassi, allora spieghiamo che, in realtà, la differenza dipende dal genere, dalla massa corporea, dall'avere bevuto a stomaco pieno o a stomaco vuoto. Successivamente ci rivelano che, pur essendo al si sotto al limite, preferiscono aspettare un po’ prima di tornare a casa perché sentono comunque gli effetti del bicchiere di birra. Si fermano un altro paio di minuti per chiederci quanto tempo serve per smaltire l’alcool in circolo e, prima che si allontanino, distribuiamo alla famiglia del materiale informativo.
Poi è la volta di una ragazza che ci dice, un po’ imbarazzata, che, anche se aveva bevuto solo una birra, voleva rendersi conto di quanto questa influiva sul tasso alcolico; anche con lei entriamo nel merito delle differenze tra maschi e femmine rispetto al consumo di alcol, rispondiamo ad alcuni suoi dubbi. Mentre siamo ancora a parlare con lei, la raggiunge il gruppo di amici e tutti vogliono provano a fare l’alcool test. Uno solo presenta un tasso veramente alto, il doppio del limite, ma ci assicura che non deve guidare. Ci promettono, comunque, che prima di mettersi in macchina faranno un altro giro e ci chiedono se, correre o bere acqua o caffè aiuti a far abbassare il tasso. A noi il facile compito di sfatare questi luoghi comuni.
Poi si avvicinano due ragazzi che vogliono fare la prova dell'etilometro, discutiamo dei risultati, uno risulta oltre il limite e riusciamo a convincerlo a non mettersi alla guida prima di due ore. Ci assicura di sì o in ogni caso guida l'amico che è nel limite. Ci dicono che la notte è ancora lunga, anche se è passata l'una e per questo è chiaro che vogliono scambiare due chiacchiere con noi al di là del test. Ci raccontano della loro esperienza di lavoro all'estero, del fatto che si sono decisi ad andare dopo varie indecisioni e che tutto sommato all'estero si trovano bene. E' anche vero comunque che Modena è sempre Modena e che tornano quanto più possibile. Prima di andarsene fanno i complimenti al nostro progetto, sottolineando la sua utilità; ovviamente questo non ci può che fare piacere e ringraziamo per l'apprezzamento.
Siamo interrotte da un gruppo di ragazzi, tre maschi e due femmine, che ci chiedono di fare la prova dell'etilometro, ma stanno bevendo della birra e quindi gli diciamo di no e senza darci il tempo di spiegare ci redarguiscono dicendoci: “Ma come ci volete fare fare un incidente? Perchè non ci fate fare la prova?”. Allora con calma spieghiamo loro che per la prova bisogna aspettare almeno un quarto dall'ultima bevuta e che loro non sono in questa condizione visto che stavano bevendo. Gli chiediamo di aspettare, ma dicono che se ne vogliono andare e allora consegnamo il kit contenente anche l'etiltest monouso a tutti e cinque, raccomandando loro di utilizzarlo, prima di mettersi alla guida, per verificare il tasso alcolemico.
siamo entrati in contatto con una trentina di persone, soprattutto giovani e qualche adulto. Due le persone a rischio (tasso alcolemico sopra al limite e intenzione di guida), entrambe sensibilizzate; oltre a 25 kit distribuiti e altro materiale. In sintesi, in questa Notte Bianca edizione 2017, un bilancio positivo con giovani e cittadini di Modena responsabili e attenti al consumo di alcool.
Articolo di Valentina Baraldi e VIttoria Troise
Cooperativa sociale Il Girasole
Maggio 2017