Un amico cocainomane, come aiutarlo?
Abbiamo iniziato insieme, ora ho smesso, lui no. Vorrei aiutarlo ma non so come. Datemi un consiglio!
Usavo di tanto in tanto la coca sniffata e gia' li sentivo una dipendenza difficile da deviare.
Poi un giorno l'ho cucinata con un amico (prima volta per tutti e due) e da allora è diventato sempre peggio.
Sento che crea una dipendenza esagerata e ti cambia subito il carattere, tutto ruota intorno al prossimo tiro... e quando finisce è orrendo!!!
Adesso non la sto piu' usando perchè grazie a dio non potevo permettermela ma il mio amico sta continuando: oggi penso che tornando indietro non l'avrei mai voluta conoscere!
La coca pretende che tu dia tutta l'attenzione facendoti diventare una persona brutta e malata!
Datemi un consiglio su cosa posso fare per aiutare il mio amico?
La tossicodipendenza da cocaina è caratterizzata da una debole dipendenza fisica, ma da una fortissima dipendenza psicologica e dalla mancanza di una autolimitazione nelle dosi assunte.
Queste peculiarità, combinate alla scarsa consapevolezza di malattia di chi la usa, alla forte convinzione di non avere bisogno di aiuti per smettere (la cocaina stessa tende a rendere un poco presuntuosi, a volte megalomani, sopraffatti da un senso di onnipotenza) e la facilità nel procurarsi la sostanza, simile in questo al tabacco e all'alcool, rendono problematica la cura.
Bisogna fare ogni sforzo affinchè il suo amico si rivolga a uno specialista, medico o psicologo, o a una struttura , sia essa un SERT o una comunità terapeutica, riconoscendo di avere un problema e superando la iniziale vergogna nel chiedere un aiuto.
Lei gli stia vicino, non da solo mi raccomando, con un occhio alla salute del suo amico e con un occhio sempre ben aperto verso se stesso, stando bene all' erta per non correre di nuovo rischi:
il tormentone mentale ".... siccome io io ci sono già passato e ho smesso io so come si fa a controllarla per cui se anche faccio un tiro una volta non è certo un problema ecc. ecc. ecc. ..." è sempre in agguato.
Dr. Claudio Ferretti, SERT di Modena
Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)