Funghi allucinogeni, la psiche si mette in viaggio
Tutti gli effetti dei funghi
Un lettore ci chiede, specificando di non provare a "raccontargliela", di spiegargli tutti gli effetti dei funghi allucinogeni.
Segue la risposta del nostro esperto.
La redazione
Vorrei sapere senza tante pugnette cosa fanno al fisico i funghetti allucinogeni presi 3/4 volte nell'arco di una vita. Vorrei anche sapere se il consumo saltuario di cannabinodi (2/3 porre il sabato sera durante l'adolescenza) fa male al fisico e alla mente o se è possibile smaltire. Ci terrei inoltre a far sapere che molte persone affermate hanno fatto uso di droga leggera da giovani senza aver riportato danni.
Esistono diverse specie di funghi, sia spontanei che coltivati, che contengono sostanze allucinogene. L'effetto è direttamente proporzionale alla dose assunta. L'ingestione di questi funghi causa inizialmente nausea, prevalgono poi gli effetti psichici, che sono simili a quelli dell'LSD, ma di minore intensità. Sono possibili, anche se più raramente che per l'LSD stati mentali alterati prolungati, simili alle schizofrenie. Se si tratta di funghi spontanei, bisogna porre molta attenzione alla scelta: è frequente scambiare le specie commestibili con quelle tossiche, alcune causano danni renali ed epatici potenzialmente mortali.
Per il fisico il fumo saltuario di cannabis è dannoso come quello di tabacco, abbiamo già parlato degli effetti cancerogeni delle sostanze prodotte dalla combustione . I danni mentali permanenti del consumo saltuario sono molto rari e si verificano solo in soggetti predisposti, non sono prevedibili, se non valutando attentamente certe caratteristiche della personalità. Un problema che può verificarsi è l'Attacco di Panico, che in seguito si manifesta indipendentemente dalla assunzione di cannabis; è "smaltibile", deve però essere riconosciuto e curato pazientemente.
L'altra grossa sequela mentale è la psicosi. Non è causata dall'uso di cannabinoidi, ne viene soltanto alimentata, tant'è vero che, continuando a fumare, i sintomi (ritiro sociale, perdita di interessi, idee deliranti e a volte allucinazioni uditive) peggiorano. Lo "smaltimento" di questa malattia mentale, fortunatamente molto rara, è possibile solo se si viene curati in maniera adeguata. Il consumo saltuario di cannabinoidi rimane nel complesso, se isolato, non correlato cioè ad assunzioni di altre sostanze (alcool, ecstasy, etc.), una pratica a basso rischio sanitario.
Dott. Francesca Facchini Ser.T. di Modena Con la collaborazione di Maria Silvia Presi Micologa AUSL BO Sud
Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)