Quali danni provocano le canne?
Un lettore ci scrive per capire i danni provocati dall'assunzione di THC. Un uso regolare (3 canne a settimana) a medio e lungo termine dà problemi di memoria e apprendimento
Ciao piccolo chimico; ho 22 anni e frequento la facoltà di Scienze Politiche.
Mi mancano 7 esami per la laurea triennale, mi impegno tantissimo e sono molto ambizioso. Purtroppo però (da 4 anni) fumo Spinelli, prima di più, adesso mi sono stabilizzato sui 15-20 spinelli al mese, per rilassarmi.
Più che altro è 1'elemento psicologico che mi spinge a fumare! Ci sono periodi di 15 gg. in cui non fumo, che si compensano con periodi di 3-4 mesi in cui fumo.
Con le dosi non esagero, gli amici spesso mi prendono in giro perché sono scrupoloso nel dosaggio, dicono che faccio le millette!
So che ci sono più di 400 sostanze tossiche nell'Haschisc e nella Marijuana, ma vorrei sapere se può danneggiare il sistema nervoso in modo irreversibile e se smetto, quali sono i tempi di recupero: 30 spinelli all'anno danneggiano sempre il cervello?
Mi scusi per le tante domande, spero di essere stato chiaro e succinto.
Aspetterò con ansia la sua risposta. Grazie.
Il THC, tetraidrocannabinolo il principio tossico della cannabis, agisce sul cervello legandosi a specifici recettori di norma utilizzati dagli endocannabinoidi (il più noto è l'anandamide), neurotrasmettitori che normalmente produciamo per regolare varie funzioni cerebrali come il tono dell'umore, l'appetito e la memoria.
La differenza sostanziale tra il THC e i nostri endocannabinoidi è che i questi ultimi vengono prodotti in quantità limitate e precise, solo nelle zone cerebrali dove servono e immediatamente distrutti dopo avere esplicato la loro azione, mentre il THC si lega in modo indiscriminato a tutti i recettori e vi rimane molto più a lungo: come un elefante che entra in un negozio di cristalli con le ovvie conseguenze.
Peraltro il THC ha una spiccata lipofilia, cioè attrazione per i tessuti di tipo grasso, per cui da un lato penetra rapidamente nel cervello, che contiene fosfolipidi, dall'altro si deposita nei tessuti adiposi, grassi, del corpo umano che diventano una specie di magazzino che rilascia lentamente THC nelle settimane successive dopo la assunzione, per cui il principio tossico ritorna nel sangue e da lì nel cervello: è stato dimostrato che le tracce di THC nelle urine, ovviamente derivato dal sangue filtrato dai reni, durano fino a 4 settimane dopo una singola assunzione di THC.
Nel tuo caso sono certamente interessanti gli studi che indagano gli effetti negativi a medio e lungo termine dell'uso abituale (tre volte la settimana) di THC sulla memoria e sulla capacità di apprendimento; ti consiglio di consultare il sito https://www.drugabuse.gov/ del National Institute on Drug Abuse americano dove riportano i risultati degli studi in corso proprio su questo argomento.
Dr. Claudio Ferretti, SERT di Modena
Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)