Si muore più di alcol che di ecstasy
Ma sono inestimabili i danni correlati all'assunzione di vecchie e nuove droghe
Se ho ben capito secondo i dati esposti dal ministro Veronesi in Italia ci sono 1000 morti/anno per eroina, 50.000 morti per tabacco, poche unità imputabili all'ecstasy, nessuna alla cannabis. Non si è parlato di quelli legati all'alcool che io credo siano nell'ordine di una decina di migliaia.
Secondo questi dati come possibile accumunare, in termini di rilevanza sociale, l'eroina alla cannabis o all'ecstasy?
E come si spiega che le sostanze più dannose siano le uniche legali?
Federico - Pavia
La rilevanza sociale non si racconta e conta solo col numero di vittime all'anno. Per il consumo di droghe vecchie e nuove altri indicatori possono essere, per esempio, l'incremento di attività illegali, l'interferenza con l'integrazione scolastica e sociale e col grado di maturazione individuale.
Se poi consideriamo il solo problema sanitario, non dobbiamo dimenticare che le nuove droghe possono impoverire permanentemente il cervello e favorire l'insorgenza di patologie psichiatriche, che l'eroina, viceversa, poteva nascondere. E' proprio qui il momento dove la distinzione vecchio-nuovo cade, quando il consumatore di stimolanti da fine settimana, troppo attivato ed agitato, per calmarsi, vira verso una sostanza sedativa, facile allora che il mercato gli proponga l'eroina ed il nuovo consumatore (o tossicodipendente...) viene molto ad assomigliare a quello vecchio.
La stessa domanda sulla legalità dì alcool e tabacco dovrebbe essere posta a politici, sociologi, economisti. Dal canto nostro, allo spinoso e controverso dibattito portiamo l'osservazione clinica.
Per citare due spunti: il cambiamento della tipologia dei consumatori di alcool e tabacco, (aumentano i giovani e le donne, aumenta l'assunzione di superalcolici) e l'incremento dell'incidenza delle patologie ad essi correlate.
Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)