Il bullismo porta alla delinquenza?

Una ricerca di Simona Caravita

Il bullismo porta alla delinquenza?

I bulli sono futuri delinquenti? Il passaggio non è così improbabile secondo Simona Caravita, docente dell’Università Cattolica, che in un seminario a san Vittore Olona ha illustrato le caratteristiche del bullismo in relazione alla delinquenza e le possibili forme di contrasto.

Le nostre ricercheha spiegato la docente - hanno dimostrato che, seppure non configurandosi di per sè necessariamente come un comportamento delinquente, il rendersi autori in età scolare di prevaricazioni a danno dei compagni rappresenta un importante fattore di rischio per la futura messa in atto di comportamenti delinquenti, con segnalazione all’autorità giudiziaria, in adolescenza ed età adulta. Tra i fattori che contribuiscono a rendere il comportamento prepotente un potenziale antecedente della delinquenza vi sono sia le distorsioni della moralità che accomunano giovani prepotenti e giovani delinquenti, sia il ruolo del gruppo dei pari che nelle situazioni di bullismo e, a volte, di delinquenza favorisce il verificarsi di azioni devianti e trasgressive, supportandone gli autori".


   La Caravita ha quindi proposto due possibili azioni di prevenzione: l’intervento diretto su bulli e vittime e l’intervento mirato al gruppo. “Quando il bullismo sfocia in reato anche l’autorità giudiziaria viene coinvolta nel contrasto del problema, attraverso un’azione sanzionatoria ma anche rieducativa del bullo. Ma il ruolo di protagonista spetta anche alla famiglia, scuola e società".