I danni di coca, ero e ecstasy

E inoltre: come faccio a superare i terribili primi giorni di astinenza dall'eroina?

Il menu del mio fine settimana e' un cocktail di droghe pesanti... invece il mio problema piu' serio e' che sono un eroinomane da circa 2 anni.
   Ho cominciato per gioco senza rendermi conto che negli ultimi 7 mesi la mia mente e il mio corpo condividono ogni attimo del giorno con lei... ORA NON é PIU UN GIOCO!
   La mia domanda è: quali danni causano a lungo andare le droghe pesanti come l'ecstasy, la coca e l'ero, assunte contemporaneamente con l'alcool?
   La seconda domanda è: come posso fare da solo a superare i terribili 4 giorni di astinenza fisica e quali farmaci commerciali potrei prendere escludendo il metadone?

    L'assunzione quotidiana di eroina porta nell'arco di alcuni mesi alla dipendenza fisica e mentale che si manifesta con la sindrome da astinenza che ha un fase acuta di 3-6 giorni con brividi, sudorazione, nausea e vomito, crampi addominali e muscolari, e una fase prolungata (fino a sei mesi) con insonnia, disturbi dell'umore e craving (forte desiderio di riassumere eroina).
   La cocaina induce una forte dipendenza mentale e una sindrome da astinenza con astenia, sonno prolungato, depressione, craving e anedonia (nulla sembra essere piacevole e divertente).
   Dosi ripetute di extasy causano disturbi della memoria e del tono dell' umore; gli alcolici diminuendo le inibizioni favoriscono l'assunzione delle altre sostanze e ne potenziano gli effetti sedativi e tossici acuti.
   Per ciò che riguarda la terapia dei primi giorni della sindrome da astinenza da eroina (da non confondere con la terapia della dipendenza da eroina che richiede un intervento di almeno 12 mesi): escludendo il metadone (farmaco oppiaceo di sintesi) è possibile assumere farmaci specifici variamente combinati tra di loro in funzione del tipo e della gravità dei sintomi presenti, seguendo quindi le prescrizioni di un medico.
   Il mio consiglio è di rivolgersi ad un centro di cura, dove il rispetto dell'anonimato e della riservatezza fanno di norma parte dello stile di lavoro di chi si occupa professionalmente di tossicodipendenze.

Dr. Claudio Ferretti SERT di Carpi

Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)