Gli effetti della cannabis
Danni fisici, psicoattivi e al sistema nervoso centrale
Cosa succede al cervello quando si fuma l'haschisc o la marjuana?
Gli effetti della cannabis variano in dipendenza della preparazione, dose, via di somministrazione, personalità dell'assuntore, sue aspettative e contesto di assunzione, contemporaneo uso di alcool, farmaci o altre sostanze.
Effetti psicoattivi: abbassamento della soglia sensoriale e conseguente aumento della percezione di suoni, colori, discorsi, gusto. Sensazione di benessere psico-fisico oppure comparsa di ansia e depressione. Stato euforico (ilarità e loquacità) oppure sonnolenza, apatia e passività. Il tempo trascorre più lentamente. Gravi complicanze di questi effetti possono essere la comparsa di una psicosi da cannabis, l'amplificazione di disturbi mentali già esistenti o la slatentizzazione di una schizofrenia.
Effetti fisici: tachicardia e aumento della pressione arteriosa, iperemia congiuntivele, aumento dell'appetito, riduzione della forza muscolare e tremori e, soprattutto per l'uso cronico, alterazioni gonadiche (oligoastenospermia) con conseguenze importanti sulla funzionalità riproduttiva.
Effetti sul Sistema Nervoso Centrale: riduzione della capacità di elaborazione di compiti e calcoli, di concentrazione con immaginabili conseguenze sulla guida, ancor più se vi è una assunzione concomitante di alcool o altre sostanze. Infine è stata dimostrata una riduzione della memoria a breve termine e, nell’uso cronico , anche di quella a lungo termine.
Sebbene non si possa affermare che la marijuana porti alla dipendenza dalle cosiddette “droghe pesanti”, è però vero che essa giochi comunque un qualche ruolo sul successivo uso di altre sostanze.
Gli effetti piacevoli, la supposizione che il suo uso non è poi così pericoloso come lo dipingono genitori e media, l'incontro con persone che usano o spacciano altre droghe, possono incoraggiare colui che si ritiene (erroneamente) un semplice sperimentatore a compiere un ulteriore passo verso una più grave tossicodipendenza.
A ciò si può arrivare anche come conseguenza dei possibili effetti negativi dell'uso di cannabis (attacchi di panico, quadri ansioso-depressivi o paranoici) che portano a tentativi autoterapeutici con sostanze di tipo sedativo.
Risposta a cura del Sert Ausl di Modena e del Progetto BuonaLaNotte (Comune di Modena - Assessorato Politiche Giovanili)