UniLibera Modena. Costruire una rete contro la mafia

Conosciamo meglio la realtà di UniLibera, presidio antimafia di Modena, e quali sono i suoi progetti futuri.

UniLibera Modena. Costruire una rete contro la mafia

La mafia non si combatte da sola. Come dichiarato da Giulia Tosti, referente del presidio di Libera presso l'Ateneo Universitario di Modena e Reggio Emilia: "Prima di tutto vogliamo essere un gruppo e fare rete!". Da queste parole possiamo capire l'importanza che l'unione tra persone ha nel constrastare il fenomeno mafioso. Una rete potente quella nata da UniLibera, il presidio antimafia costituito a Modena nel 2017 da un gruppo di dieci studenti di Unimore, che mossero i primi passi nell'associazione Libera di cui don Luigi Ciotti è presidente nazionale. Un presidio che nel tempo è cresciuto, arrivando a contare oggi trenta studenti membri, arricchendo di molto la loro vita, e permettendo di sensibilizzare i più giovani circa la lotta alla mafia. Una ricchezza e un impegno che emergono dalle parole della stessa Giulia Tosti: "Libera mi ha dato tanto da quando ne faccio parte e io voglio ricambiare dandole tutto quello che posso".

Anche questo anno, UniLibera è stata impegnata nella XXIV Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie. Per l'occasione è stato organizzato un pullman diretto a Padova (la piazza "nazionale" della Giornata), con sessanta posti grazie anche all'aiuto del presidio di Carpi - Peppe Tizian e delle scuole. A Padova si è tenuta una marcia, culminata nella lettura dei nomi di tutte le vittime innocenti, più di 900.

Ma la Giornata non si è esaurita a Padova. UniLibera è stata presente anche a Modena, domenica 17 marzo in Piazza Mazzini, con uno stand all'interno del quale si è organizzato un percorso interattivo basato sulla memoria, insistendo sull'importanza di ricordare le vittime innocenti delle mafie, facendo leva soprattutto sugli aspetti processuali. Questo perché, come afferma Giulia Tosti, l'Emilia-Romagna ha assistito a "processi che hanno dato la prova oltre ogni ragionevole dubbio dell'esistenza della mafia in Emilia". UniLibera ha così deciso di intensificare il suo operato nel territorio emiliano, per informare le persone del fatto che siamo tutti "sotto assedio" (parole di un pentito durante il processo Aemilia).

Per quanto concerne il futuro, UniLibera ha importanti progetti. Il primo riguarda i testimoni di giustizia, con la possibilità di ascoltare le dirette testimonianze; il secondo riguarda invece il progetto "Liberi di scegliere", reso noto ai più a seguito del film trasmesso sulla Rai qualche tempo fa. Inoltre, ad aprile si terrà il primo compleanno del presidio, e per l'occasione si sta pensando di fare una festa in grande.

Altro importante obiettivo del Presidio è quello di ampliarsi e rafforzarsi al suo interno. Questo perché tra le criticità di un presidio universitario, esiste la difficoltà di parteciparvi anche dopo la conclusione degli studi. Per tale motivo, si organizzano periodicamente serate di formazione per i nuovi arrivati, per far sì che ognuno dei membri sia consapevole del percorso che ha deciso di intraprendere con Libera. Ma come si può entrare a far parte di UniLibera? Come detto dalla referente Giulia Tosti, basta: "Aver voglia di mettersi in gioco, di collaborare o anche solo di passare tempo insieme e parlare di mafie". E soprattutto di fare rete.

Intervista a Giulia Tosti (2018).

UniLibera Modena

Facebook: UniLibera Modena Susanna Cavalli e Pierfrancesco Leoni

Instagram: uniliberamodena

Mail: pres.unimodena@libera.it

Sito internet di Libera: www.libera.it

A cura di Laura Guaitoli

Marzo 2019