TABag: Intervista a chi ha creato una borsa intelligente!

TABag è la smart bag ideata dalla 4 F del Deledda Moda, portando la classe a vincere il premio "Impresa in azione". Stradanove ha rivolto qualche domanda ad Alice, un membro del team e alla sua Prof.ssa Giovanna. Leggi come è andata e scopri cos'è la TABag!

TABag: Intervista a chi ha creato una borsa intelligente!

Una borsa intelligente che ti avverte se hai dimenticato le chiavi di casa o il cellulare? Esiste! La Take Away Bag (TABag) progetto della classe 4F del Cattaneo-Deledda Moda, è capace infatti di segnalare se manca qualcosa di importante al suo interno, mediante un sistema di tag e di led interni creato con la collaborazione con MakeItModena. Queste sue doti ha portato le ragazze della 4F a vincere il premio "Impresa in azione", programma di educazione all’imprenditorialità promosso e sostenuto dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna. La vittoria ha permesso così alle ragazze di giocarsi la finalissima, tenutasi a Milano il 3 e il 4 giugno, nella sede della Fondazione Stelline, sfidando altri 24 team selezionati in tutta Italia, per presentare la propria idea imprenditoriale davanti alla giuria di BIZ Factory 2019.

Anche se la TABag modenese non è riuscita ad accapararsi la vittoria nella sfida nazionale, ha comunque riscosso interesse e curiosità, e noi di Stradanove abbiamo colto l'occasione di rivolgere qualche domanda a una delle componenti del team, Alice Casolari, e alla sua Prof.ssa Giovanna Frondella, nello stesso giorno (13 giugno) in cui hanno partecipato alla trasmissione "Detto tra noi" sull'emittente locale TRC. Innanzitutto, la TABag è nata per andare incontro alle esigenze femminili, come affermato da Alice: "Noi donne spesso ci dimentichiamo le cose e per questo motivo abbiamo inventato una borsa per ricordarci gli oggetti utili!".

Come funziona dunque questa borsa "take away"? Al suo interno, è situato il cervello costituito da una tecnologia RFID (dall'inglese Radio-Frequency IDentification, in italiano identificazione a radiofrequenza), che permette di identificare gli oggetti attraverso particolari etichette magnetiche. L'identificazione è possibile grazie a una antenna (il reader) che legge le etichette magnetiche applicate su ciascun oggetto da mettere in borsa, aggiornando di conseguenza le informazioni inviate al controller (una WeMosD1 mini). Quest'ultimo è programmato per "leggere" gli oggetti quando sono inseriti o estratti dalla borsa e segnalarne la presenza (o l'assenza) accendendo la fila di LED. Inoltre, la borsa è provvista di una autonomia di ben 48 ore, e si può caricare facilmente mediante cavo USB.

La mente creativa delle ragazze non termina però qui, ci sono ancora molte idee che aspettano di essere realizzate: "In futuro ci piacerebbe mettere delle immagini per segnalare quale oggetto manca perché in questo modo sai quanti e quali oggetti mancano, a meno che non ti ricordi l’ordine esatto con cui hai identificato gli oggetti."

Ma come è stato possibile realizzare un progetto così ambizioso? Grazie al prezioso sostegno della Palestra Digitale MakeItModena e ad un preciso piano di organizzazione. Le ragazze infatti si sono divise i ruoli, in modo da gestire tempo e risorse in modo ottimale: "Siamo in 22 e ognuna aveva un ruolo come se fossimo una piccola azienda." L'ingrediente segreto che si è rivelato vincente è senza dubbio l'affiatamento del team di ragazze: "Il gruppo ha sicuramente fatto la differenza, infatti l’assenza di un membro della squadra si sarebbe sentita. Abbiamo avuto tanti dibattiti come la grandezza della borsa, il logo, la luce. Alla fine però siamo arrivate ad un compromesso, collaborando e ascoltando tutte le idee. Per noi è stata anche un’esperienza utile per crescere."

Ruolo importante per la realizzazione della “borsa intelligente” hanno rivestito anche i professori: “Senza di loro non sarebbe stato possibile intraprendere questa avventura” afferma Alice, e la Palestra Digitale MakeItModena: “La collaborazione è risultata utilissima per noi perché non abbiamo competenze tecnologiche e abbiamo curato principalmente la componente estetica della borsa”. Una collaborazione, quella tra il MakeItModena e l’Istituto Cattaneo Deledda, nata nel maggio 2018 su 2 progetti: la SmartBag, presentata durante il "Modena Nerd" del 2018, e i vestiti aumentati, in occasione dell'evento "Augmented Fashion", la sfilata di moda digitale proposta sabato 29 settembre 2018 al Teatro San Carlo all’interno di Modena Smart Life.

Come riferitoci da Walter Martinelli, responsabile della Rete Net Garage e del MakeItModena: "L’idea era di unire e mescolare la creatività delle docenti e delle studentesse del Cattaneo Deledda con la tecnologia fornita da MakeItModena. La collaborazione è risultata divertente e proficua, tanto che è proseguita e continua tutt’ora sviluppando i progetti già realizzati e pensandone di nuovi. TABag è l’evoluzione della prima smartbag, ma non è certo finita qui…".

Un ulteriore passo avanti rispetto ai modelli di borsa sul mercato è da riscontrare nella scelta del tessuto: il sughero “È un materiale ecologico, antigraffio, antimacchia. Le cinture della borsa, invece, provengono da quelle delle automobili quindi è materiale riciclato”, sostiene Alice. Per quanto riguarda la scelta del colore, si è optato per il nero perché “ricorda la vita urbana, si abbina su tutto e non si sporca”.

La creatività delle studentesse ha tenuto conto sia dei punti di forza che delle criticità di TABag. I primi sono sicuramente da individuare nel materiale ecosostenibile e nella tecnologia. Il punto critico è caratterizzato dalla dimensione, la borsa infatti è molto grande e sarebbe opportuno ridurla il più possibile.

Non si poteva, inoltre, non parlare delle loro emozioni! Cosa hanno provato le studentesse dopo la vittoria a livello regionale? Ce lo racconta proprio Alice: “Per noi ha significato tantissimo questo successo perché abbiamo capito che questo progetto ha davvero suscitato interesse ed è risultato utile. Siamo state contente anche perché il tempo dedicato alla realizzazione della nostra borsa ha permesso di creare unione all’interno della nostra classe. La competizione con le altre classi era alta, ma siamo riuscite nell’impresa e quindi siamo davvero soddisfatte!”.

Il 3-4 giugno 2019 è arrivata la tanto attesa finale nazionale a Milano, dove le ragazze hanno avuto l’opportunità di descrivere il loro lavoro davanti a 20 giudici. Un pitch, presentazione di 3 minuti in lingua inglese, necessaria perché i partecipanti alla finale potevano ambire agli Europei. “L’emozione è stata tanta, in particolare il primo giorno avevamo tanta ansia e paura di sbagliare. Inizialmente eravamo intimorite dalla giuria ma i giudici hanno avuto la capacità di metterci a nostro agio”, queste sono le parole di Alice. Le ragazze della classe 4F del Cattaneo-Deledda Moda hanno aperto la giornata delle esposizione dei progetti piene di sensazioni contrastanti, non sono riuscite nell’impresa di conquistare la vittoria nazionale e gli Europei, ma quello che hanno ottenuto è qualcosa di unico. Si sono arricchite a livello personale e conosciuto realtà diverse che possono essere per loro utili nel futuro: “È stata un’esperienza intensa ma ne è valsa la pena e siamo soddisfatte di quello che abbiamo ottenuto”.

E per il futuro? “Nei nostri piani c’è quello di continuare la collaborazione con MakeItModena e di sperimentare nuove tecnologie. Siamo consapevoli che sono necessari finanziamenti e sponsor. I giudici ci hanno consigliato una stilista di Carpi che ama osare e potrebbe comprare la borsa”.

Un ulteriore obiettivo è quello di ottenere un brevetto che possa tutelare questa creazione.

La redazione di Stradanove ringrazia Alice e la sua Prof.ssa Giovanna per la loro disponibilità. Auguriamo loro di raggiungere altri successi, oltre a quelli già conquistati!

A cura di

Laura Guaitoli ed Elisa Zanetti

Giugno 2019