PROTEGGERSI SEMPRE. DISCRIMINARE MAI

Per la Giornata mondiale del 1° dicembre nuova campagna regionale contro l'Hiv/Aids

PROTEGGERSI SEMPRE. DISCRIMINARE MAI

Lunedì 1° dicembre è la Giornata mondiale per la lotta all’Aids. Il Servizio sanitario regionale lancia la nuova campagna “Proteggersi sempre. Discriminare mai. Gli obiettivi: contrastare la sottovalutazione del rischio di infezione e la discriminazione verso chi è sieropositivo o malato di Aids.

Per la Giornata mondiale del 1° dicembre tante le iniziative promosse in tutta la regione da Aziende sanitarie, associazioni di volontariato, enti locali. A partire dai test day per la diagnosi dell’Hiv, che sarà possibile effettuare in molte piazze dell’Emilia-Romagna sabato 30, lunedì 1 dicembre e in alcuni casi per tutta questa settimana. Per l’elenco delle iniziative, si può consultare il portale web del Servizio sanitario regionale www.saluter.it.

Uno dei messaggi della campagna è “non arrenderti al caso, nemmeno alla paura. Usa il profilattico e fai subito il test”.

Quest'anno la campagna regionale dedica un'attenzione particolare a contrastare lo stigma, il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids.

Due le fasi in cui si articola la campagna: la prima prevede la diffusione di uno spot radio sulle principali emittenti radiofoniche dell’Emilia-Romagna (fino al 7 dicembre) e la distribuzione di un manifesto nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e nelle farmacie. La seconda fase, entro la fine dell’anno, vedrà la realizzazione di uno spot video e di cartoline informative per le sale d’attesa e per le sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e per le farmacie. Sul web, in particolare, la Regione lancia nei prossimi mesi una campagna informativa specifica attraverso il motore di ricerca Google e il canale di video Youtube

Il Rapporto della Regione  Emilia-Romagna sulla diffusione dell'Hiv, aggiornato a fine  2013 ci informa che le diagnosi di infezione da HIV sono in calo (300 nuovi casi nel 2013 contro i 365 del 2012), ma c’è ancora poca consapevolezza sul fatto che una diagnosi tardiva non permette di accedere tempestivamente alle terapie antiretrovirali e ne riduce l’efficacia.  Si deve infatti tenere conto che solo per un quarto delle diagnosi (23,8%) il test è stato effettuato perché la persona si è resa conto di aver tenuto comportamenti a rischio. La modalità di trasmissione è ormai quasi esclusivamente sessuale (88% nel 2013) e una persona su due (50,3%) scopre di aver contratto l’infezione quando è già in uno stadio avanzato della sieropositività, o addirittura quando è malata di Aids. 

Dalla Regione 2,5 milioni di euro per formazione e progetti

La Regione Emilia-Romagna ha destinato 1 milione di euro per finanziare il prossimo anno, anche sui temi dello stigma e della discriminazione, la formazione di medici, infermieri, personale ausiliario dei reparti ospedalieri di malattie infettive, dei servizi territoriali che si occupano di assistenza domiciliare alle persone con Aids e negli istituti penitenziari. Altri 1,5 milioni di euro sono destinati alle attività informative ed educative svolte dalle Aziende sanitarie negli Spazi giovani, alle iniziative rivolte alle donne migranti e a sostenere i progetti del Numero verde regionale Aids e del sito web Helpaids.

Elenco delle iniziative in Emilia-Romagna

http://www.saluter.it/giornata-mondiale-per-la-lotta-allhiv-aids-2014-le-iniziative-in-emilia-romagna/?searchterm=giornata%20mondiale%20hiv%20aids%202014

Lo Spot Radiofonico

http://www.saluter.it/documentazione/multimedia/audio/test%20HIV_01%20ok.mp3

La Locandina

http://www.saluter.it/documentazione/materiale-informativo/locandine/Regione_HIV_web.pdf

Rapporto: "Lo stato dell'infezione da HIV-Aids in Emilia-Romagna. Dati al 31/12/2013"

http://www.saluter.it/documentazione/rapporti/report%20HIV%20RER%20al%2031-12-2013.pdf

www.helpaids.it

Sito che offre anche consulenze in anonimato, a cui risponde un’equipe di infettivologi, psicologi, ginecologi e ostetriche ed è gestito dalle Aziende sanitarie di Modena per tutto il Servizio sanitario regionale.