Màt, la settimana della salute mentale a Modena

Dibattiti, proiezioni e, per la prima volta in questa edizione, una marcia contro il pregiudizio.

Màt, la settimana della salute mentale a Modena

Màt, l'iniziativa dedicata alla salute mentale, torna a Modena per il sesto anno consecutivo con più di 80 eventi in programma per un calendario che prevede lezioni, dibattiti, seminari, presentazioni di libri, proiezioni di film e mostre.

Dal 22 al 29 ottobre in diverse sedi e con diverse modalità d'intervento si proverà a riflettere sui temi della salute mentale e, soprattutto, sul pregiudizio che ancora oggi colpisce le persone che soffrono di diagio psichico.

Aprirà la settimana l'intervento diMartin Zinkler (Primario della Clinica di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica di Heidenheim e Direttore della rivista Recht und Psychiatrie ovvero Diritto e Psichiatria), diStefano Canestrari (Ordinario di Diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza di Bologna e Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica) e di Teresa Di Fiandra (Ministero della Salute) sul tema "Per una psichiatria senza coercizione". La conferenza si terrà presso l'Aula Magna del Centro Servizi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia (Via del Pozzo, 71, Modena).

Questa edizione porta con sé anche una novità: il Mat Pride, la marcia contro il pregiudizio che sabato 22 ottobre partirà alle 16:00  da Piazzale S. Agostino per concludersi in Piazza Grande. "Non ci sono distinzioni tra utenti, familiari, operatori, ma solo persone in cammino. Non ci sono etichette, solo volti e voci che vogliono ritrovare il diritto a una cittadinanza attiva e al benessere in un percorso di cura condivisa e consapevole".

Nel corso della settimana saranno raccontate diverse storie di disagio psichico come quella di Aldo, anzi Aldino, il figlio di Palmiro Togliatti, raccontata da Massimo Cirri nel libro "Un'altra parte del mondo" o quella di Benedetta, autistica, raccontata dalla mamma Gabriella La Rovere, psichiatra, nel libro "L'orologio di Benedetta". Ogni storia, ogni intervento, ogni proiezione con l'unico scopo di raccontare la necessità di superare i limiti di un pregiudizio vecchio eppure ancora tristemente vivo che colpisce le persone affette da disturbi mentali e le loro famiglie.

Nell'ambito del Festival, inoltre, vengono organizzati due concorsi: uno di fotografia,  "InGrandiMenti" (bando), e uno per videomakers,"Meglio Matti che Corti" (bando), quest'ultimo promosso da Arci Modena, UCCA, Nonantola Film Festival e Ausl Modena.


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