Laboratorio di etnologia 2018/2019

Seminario di ricerca etno-antropologica promosso da Unimore che chiama diversi relatori per discutere su importanti temi socio-culturali contemporanei. Ingresso aperto a tutti, studenti e non.

Laboratorio di etnologia 2018/2019

Il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Modena organizza per l'anno accademico 2018/2019 un interessante laboratorio di etnologia, che consiste in un seminario di ricerca etno-antropologica composto da una serie di incontri con diversi relatori. Al termine del seminario, gli studenti del secondo anno del corso di laurea magistrale in Antropologia e Storia del Mondo Contemporaneo dovranno redigere una memoria scritta su uno degli argomenti trattati durante il ciclo.

Il ciclo di incontri si aprirà martedì 26 febbraio 2019 con Liza Candidi (Humboldt Universität Berlin/Milano Bicocca) che tratterà il tema della Memoria e dell'Oblio. Da oltre un decennio, Liza Candidi si occupa di politiche di memoria, di DDR e di storia contemporanea tedesca, su cui ha pubblicato diversi contributi. Attualmente conduce in Germania e negli USA uno studio comparato sulla rappresentazione di identità e migrazione nei libri di scuola.

Per il secondo incontro che si terrà martedì 5 marzo, Stefano Boni, dell'Università di Modena e Reggio Emilia, discute sul fenomeno dell'Etnografia militante, ovvero quando l’etnografia diventa ricerca attivista per ascoltare e dare voce, nella loro complessità, ai drammi di numerosi circuiti culturali contemporanei. Non si tratta di porsi da una parte o dall'altra, bensì di rendere conto del punto di vista di diversi soggetti coinvolti nelle dinamiche sociali attraverso un approccio interpretativo, riflessivo e critico.


Michela Fusaschi (Università di RomaTre) interviene, martedì 12 marzo, riflettendo sui concetti di Corpo/Corpi, focalizzando l'attenzione sul complesso rapporto tra corpo e generi, i quali vengono esaminati, nelle loro implicazioni dialettiche e conflittuali, come costruzioni socio-culturali.


Martedì 19 marzo 2019, Sabrina Tosi Cambini dell'Università di Firenze discute sull'Antiziganismo e sui soggetti “indesiderabili”. Ripercorrendo i concetti di razza, razzismo e discriminazioni razziali, Sabrina Tosi Cambini analizza il fenomeno dell'antiziganismo, ovvero il pregiudizio e l'odio generalizzato nei confronti dei popoli romanì, chiamati in maniera dispregiativi "zingari".

Martedì 26 marzo sarà la volta di Claudio Sopranzetti, ricercatore in antropologia politica all’università di Oxford, che ha ottenuto il suo dottorato nel 2013 a Harvard. Si occupa di Thailandia da più di dieci anni, e ha prodotto due saggi sui movimenti sociali Thailandesi, Red Journeys e Owners of the Map. L'argomento che affronterà durante l'incontro verterà proprio sul suo oggetto di ricerca.

Valeria Ribeiro Corossacz (Università di Modena e Reggio Emilia) riflette sul binomio Razza/Razzismo, martedì 2 aprile, parlando in particolare della sua esperienza di ricerca in Brasile, in cui la società è attraversata da un profondo razzismo. Il Brasile diventa così occasione per discutere sulla nozione di meticciato inteso anche come scelta di carattere politico-razziale che i governi dovrebbero compiere.

In sostituzione di Alberto Acerbi, Simone Ghiaroni dell'Università di Modena e Reggio Emilia parla di antropologia digitale, martedì 9 aprile, analizzando il contributo che questa disciplina può dare all'interno del dibattito sulle tecnologie digitali, e toccando in particolare l'argomento dei nativi digitali

Martedì 30 aprile, interviene Pietro Meloni (Università di Siena) analizzando il rapporto tra il consumo e la cultura digitale in una prospettiva etnografica. Un tema quello del consumo assai ricorrente nelle scienze sociali, le quali sembrano attraversate da una costante tensione: c'è chi pone la merce alla base di un processo di alienazione nelle pratiche quotidiane e chi invece privilegia l'analisi degli scambi simbolici, che definiscono il consumo come costruzione di legami sociali. Gli oggetti ci rendono schiavi o ci liberano da numerose costrizioni? Attraverso gli oggetti, e in praticolare attraverso i medium digitali, ci isoliamo dalla realtà oppure li utilizziamo per costruire relazioni sociali?

Infine, il seminario verrà chiuso martedì 7 maggio da Alessandra Grimaldo dell'Università di Bologna, che tratterà il concetto di famiglia da un punto di vista socio-culturale.

Ogni incontro si terrà presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (Aula ex-contrattisti, II piano), dalle 14.00 alle 17.15.

Il seminario è aperto alla libera partecipazione di tutti gli interessati

A cura di

Laura Guaitoli

Febbraio 2019