GARANZIA GIOVANI: AVVIATA LA FASE 2

Aggiornamento su Garanzia Giovani dopo otto mesi dal suo avvio

GARANZIA GIOVANI: AVVIATA LA FASE 2

E' stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito www.garanziagiovani.gov.it il report con i dati aggiornati al 9 dicembre 2014.

Sono circa 340.000 i giovani under 29, che si sono iscritti a Garanzia Giovani e, di questi, oltre 193.000 (circa il 58%) sono in attesa di essere contattati per il primo colloquio.

Youth Guarantee  ha raggiunto il 19,8% del cosiddetto bacino “potenziale” costituito da un milione e 723 mila Neet; il 51% appartiene al genere maschile e il restante 49% al genere femminile. Per quanto riguarda le classi di età, il 52% dei soggetti registrati ha tra i 19 ed i 24 anni, il 39% sono giovani tra i 25 ed i 29 anni ed il 9% ha tra i 15 ed i 18 anni.

Relativamente al titolo di studio il 57% è diplomato, il rimanente 24% ha un titolo di studio di terza media o inferiore.

La provenienza geografica dei giovani iscritti evidenzia un maggior numero di adesioni tra i giovani residenti in Campania (14%), seguiti dai residenti in Sicilia (13,5%), nel Lazio (6,7%), Puglia (6,6%). In Emilia-Romagna la percentuale si assesta al 6%. Solamente il 7% degli iscritti sul territorio nazionale ha “aderito” indicando più di una regione. La Regione che ha ricevuto il maggior numero di adesioni da giovani residenti in altre Regioni è la Lombardia con 11.627 adesioni “esterne”, pari al 37% del totale delle iscrizioni ricevute in quella regione. In Campania, seppure sia la regione con il numero più elevato di iscritti, le adesioni “esterne” sono appena il 5,4%.

I giovani stranieri che si sono iscritti al Programma sono il 5% del totale, di questi il 23% proviene da Paesi dell'Unione Europea (Romania, Polonia, Bulgaria) e il 77% appartiene a Paesi ExtraUE (Albania, Marocco e Macedonia). Le fasce d’età rispecchiano le percentuali generali, con una maggiore concentrazione di giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni (50% del totale dei giovani stranieri che hanno aderito).

Le Regioni scelte per essere “trattati” sono conformi all’andamento del mercato del lavoro straniero: Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sono le prime tre Regioni scelte dai giovani figli di cittadini comunitari ed Emilia Romagna, Veneto e Marche le tre Regioni scelte dai figli degli immigrati ExtraUE.

Dopo l'adesione al programma cosa succede?

Dopo l’adesione, il giovane può modificare il proprio “status” all’interno del programma. L’adesione può essere cancellata sia direttamente dal giovane, sia da parte dei servizi competenti, prima della presa in carico. Ad oggi sono poco più del 9% i giovani usciti dal percorso.

I ragazzi che invece confermano la propria adesione vengono  “presi in carico”; di questi la maggior parte risulta possedere una scolarizzazione medio alta (78%, di cui 57,1% diplomati e 21,4% laureati).

L’alta scolarizzazione e la presenza di una forte componente di ragazzi residenti nelle regioni del Nord Italia fa sì che il bacino dei soggetti sinora presi in carico si caratterizzi per un livello di profilazione dei soggetti presi in carico mediamente basso. Inoltre, permangono differenze a livello territoriale nella distribuzione dei ragazzi presi in carico dovute alla difficoltà di inserimento, con punte ben al di sopra del 50% per i casi ad alta o medio-alta criticità nelle regioni come Campania, Basilicata e Sicilia e quasi il 90% di casi a bassa o medio-bassa criticità nelle regioni del Nord.

La Fase 2 del programma si caratterizza per l’attività dei servizi competenti e, in generale, nonostante l’asincronia rilevata nelle fase di implementazione del programma tra il flusso delle registrazioni e quelle delle prese in carico (dovuto alla messa a punto organizzativa), più dei 2/3 dei ragazzi viene chiamato a sottoscrivere il patto di servizio presso il centro per l’impiego entro due mesi dalla data di registrazione. La performance complessiva appare migliore nelle aeree del Nord-Ovest, dove quasi 9 ragazzi su dieci attendono al massimo due mesi per entrare a tutti gli effetti nel Programma.

Formazione

Diverse Regioni hanno attivato la misura finalizzandola al reinserimento dei giovani drop-out 15-18 anni in percorsi di istruzione e formazione professionale, allo scopo di consolidare le conoscenze di base e favorire il successivo inserimento nel mondo del lavoro (Toscana, Umbria, Marche, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna). Altre regioni hanno privilegiato la formazione dei giovani 19-29 anni mirata all’inserimento lavorativo sulla base della analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità del giovane rilevate nell’ambito della azioni di orientamento (Umbria, Veneto, Liguria, Puglia, Lombardia, PA Trento, Friuli Venezia Giulia, Sardegna).

Accompagnamento al lavoro

Gran parte delle Regioni si sono attivate nell’emanazione di avvisi aperti a soggetti pubblici e privati per sostenere il giovane nelle fase di avvio ed ingresso alle esperienze di lavoro. Il servizio di matching erogato al giovane viene rimborsato unicamente al raggiungimento del risultato ovvero al collocamento del giovane con diverse tipologie contrattuali.

Apprendistato

Le tipologie di apprendistato che sono attivabili attraverso la Garanzia Giovani sono allo stato: apprendistato di primo livello (apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale), e l’apprendistato di III livello (per l’alta formazione e la ricerca). 

Bonus occupazionale

È in corso la campagna di comunicazione sul bonus occupazionale, l’incentivo per l’assunzione di cui beneficiano i datori di lavoro se assumono giovani Neet registrati al programma. I destinatari previsti sono circa 62.000 giovani. Il bonus occupazionale è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato, anche in somministrazione, per i contratti che abbiano durata minima di sei mesi.

Secondo il ministro Poletti, intervistato in questi giorni - in occasione dell'avvio della fase 2 del progetto - “i rapporti di lavoro attivati scarseggiano: una delle misure previste, il bonus occupazione, in vigore dal 3 ottobre, “è stato utilizzato per circa 500 contratti”.

Sempre secondo il ministro “è aperta anche una partita con l'Europa per rendere strutturale, anche sotto il punto di vista finanziario, Garanzia Giovani. L'attuale programma ha ricevuto dai fondi Ue poco più di 1,1 miliardi (più un cofinanziamento nazionale di 378 milioni), e le risorse vanno impegnate entro il 31 dicembre 2015 (per essere poi spese nei tre anni successivi)".

Il ministero del Lavoro ha quindi stimato di poter coinvolgere circa 560mila “Neet” nelle varie misure attuative declinate a livello regionale, che spaziano dall'offerta formativa, ai tirocini, alla mobilità professionale, al servizio civile.

Leggi il report di Garanzia Giovani:

http://www.garanziagiovani.gov.it/EventiNews/News/Pagine/2014/Garanzia-Giovani-online-il-nuovo-report-di-monitoraggio-.aspx