DA LAVANDERIA A CARTERIA+

Tre donne, una passione per le geometrie perfette che sorreggono la cultura dell'uomo, e la rinascita di un angolo di Modena

DA LAVANDERIA A CARTERIA+

Via Carteria, nel centro storico di Modena, è sempre stata una strada problematica. Da tempo il Comune provava a riqualificare il vicolo che ha visto passare diverse situazioni di disagio.

Per evitare che le persone escludessero il percorso dalle proprie passeggiate e per riportare serenità, è stato fatto un bando per l'inserimento di attività artistico/creative negli spazi in disuso.

A questo punto della storia entrano in gioco tre architetti che vincono il bando. Sono tre donne: Chiara Gibertini, Luana Ottani e Francesca Novi nate tra il 1975 e il 1974 e unite dallo stesso amore per l'architettura.

Quando sono andato a conoscerle ho cercato di capire la loro passione, di immedesimarmi, e ho intuito quanto sia ampia e spesso sottovalutata. L'Architettura è una visione diversa del mondo, fatta di geometrie perfette che sorreggono la cultura dell'uomo. Cercare la propria chiave di lettura pare fondamentale.

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Cosa dicono dell'Architettura?

“Il mio concetto di architettura abbraccia l'intero ambiente della vita umana; non possiamo sottrarci all'architettura, finché facciamo parte della civiltà, poiché essa rappresenta l'insieme delle modifiche e delle alterazioni operate sulla superficie terrestre, in vista delle necessità umane, eccettuato il puro deserto”


William Morris

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L'attività è stata avviata ufficialmente all'inaugurazione di Via Carteria il 12 settembre 2013 quando, durante il Festival della Filosofia, una grande quantità di persone è stata attratta dalla novità che queste vetrine proiettavano sulla strada. Un open-space del quale è possibile vedere tutto stando sul marciapiede.

>Nello stesso spazio la zona espositiva e lavorativa si fondono, mostrando come spazi apparentemente rigidi, “chiusi in quattro mura”, possano assumere molteplici aspetti. D'altronde si sa che trovare nuove soluzioni nello stesso posto è sintomo d'intelligenza. Questo spirito ha portato le tre professioniste all'affermazione di una propria indipendenza all'interno della quale danno visibilità anche ad altri artisti. Le pareti vengono sfruttate per appendere una volta la realizzazione di un libro illustrato, un'altra di disegni e composizioni diverse.

Dall'11 aprile ospiteranno “Briciole di Fiabe” il festival che riscopre la fiaba come vero e proprio racconto per adulti.

A tutto questo abbinano un secondo lavoro, fatto di eventi e azioni di gruppo con gli altri commercianti della Via, per tenere movimentata e stimolante l'atmosfera. Una volta al mese si dedicano ad un evento comune, che viene preparato tenendo conto delle diverse declinazioni artistiche presenti e di come sfruttarle al meglio.

Il prossimo evento è ancora in bozza ma probabilmente sarà in collaborazione con il festival del gioco “Play”, già presente al ModenaFiere dal 2010, nelle date del 05/06 aprile.