27 settembre 2019: SCIOPERO GLOBALE per il CLIMA!
In vista dello sciopero globale organizzato da Fridays For Future, Stradanove era presente alla proiezione del film “Before the Flood”. Gabriele Messori ha presentato il documentario, parlando anche del perché parteciperà alla manifestazione di protesta.
Il terzo sciopero globale per combattere i cambiamenti climatici si svolgerà venerdì 27 settembre 2019. Anche a Modena ci sono giovani che promuovono il Fridays For Future (FFF) avviato dalla giovane svedese Greta Thunberg che proprio nei giorni scorsi all’ONU ha lanciato l’ennesimo allarme sui cambiamenti catastrofici che stanno sconvolgendo il nostro pianeta. Uno dei giovani modenesi che sono attivi per FFF è lo studente Gabriele Messori, che nella serata del 25/9/19, in preparazione dello sciopero globale ha introdotto, presso la sala polivalente Officina Windsor Park, la visione del video “Before the Flood” che vede protagonista l’attore americano Leonardo Di Caprio in veste di Ambasciatore per la Pace dell’ONU.
Ecco le parole di Gabriele per la presentazione del video:
"Before the Flood, 'flood' significa letteralmente 'diluvio', 'inondazione', ed è stato tradotto con Punto di non ritorno: questi punti di non ritorno si riferiscono all’innesco di diversi processi climatici, che se dovessero verificarsi genererebbero circoli viziosi, rendendo impossibile la correzione degli stessi da parte dell’uomo. Un esempio, lo scioglimento dei ghiacci sottrae il climatizzatore del pianeta, ispessimento delle foglie a causa dell’elevata quantità di CO2 le rende meno capaci di catturare CO2. Resta poco tempo, 12 anni, forse meno."
"Il documentario è un po’ datato, esce nel 2016. Da allora molte cose sono cambiate, soprattutto - probabilmente - non ci sono più dubbi da parte di scienziati e collettività sulle responsabilità dell’uomo sui cambiamenti climatici. Ma è ora di iniziare ad agire veramente per invertire la rotta: come si fa non lo so, non so qual è il modo migliore. Sicuramente un modo è partire dalle scelte personali, andare in bici, chiudere il rubinetto, spegnere la luce. Importantissimo ma non basta, bisogna far capire a chi ci governa che così non può continuare, per il benessere di tutte e tutti, perché è lì che si prendono decisioni, è lì che questo cambiamento deve cominciare."
"Ma perché un terzo sciopero? Me lo sono chiesto spesso, perché partecipo allo sciopero e perché spendo parte delle mie giornate in questo movimento. Mi sono risposto, perché continuo a fare progetti sul mio futuro. Sull’università, sul lavoro che farò, sulla persona che sarò, sulla famiglia e sugli amici. Purtroppo, se il sistema energetico e di produzione dovesse continuare con gli standard attuali, tutti questi progetti potrebbero davvero perdere di significato: molte zone del pianeta potrebbero diventare invivibili, potrebbero scatenarsi fenomeni sociali legati alla scarsità di risorse, una serie di processi che potrebbero mettere in discussione i miei, i nostri progetti. Per questo, per non rinunciare a questi progetti, partecipo allo sciopero. Per questo partecipo una terza volta, perché nonostante numerosi passi in avanti - l’attenzione mediatica sale, l’opinione pubblica è sempre più convinta di quella che dev’essere chiamata crisi climatica, quanto fatto finora non è ancora sufficiente. Per questo siamo qui stasera, per questo ci vediamo venerdì mattina."
L’invito perciò è di partecipare allo sciopero globale di venerdì 27 settembre 2019 nelle piazze di tutta Italia.
A Modena l’appuntamento è alle 9.30 in Largo Sant’Agostino.
Il Ministro della Istruzione nei giorni scorsi ha inviato una lettera a tutte le scuole italiane, per sollecitare momenti condivisi con gli studenti in occasione della settimana di mobilitazione globale per l’ambiente e per il contrasto al cambiamento climatico, che si concluderà il prossimo 27 settembre. Sulla facciata del MIUR sarà appeso un cartello con lo slogan "Istruzione, no estinzione. Il MIUR per la salvaguardia del clima e dell’ambiente".
A cura della redazione di Stradanove
Settembre 2019.
Leggi l'intervista a Morgan Bazalgette, attivista del movimento "FridayForFuture Modena".