Modena Fridays for Future, nelle parole di chi c'era!

Venerdì 27 settembre Fridays For Future Modena ha organizzato il terzo sciopero globale. Leggi il racconto di tre volontarie in Servizio Civile del Comune di Modena che erano presenti alla manifestazione.

Modena Fridays for Future, nelle parole di chi c'era!

Venerdì 27 settembre 2019 non è stato un giorno qualunque. A Modena infatti ha avuto luogo un evento di una forza incredibile, un evento che è riuscito a mobilitare ben 5.000 modenesi, tutti con un unico obiettivo: protestare in difesa dell'ambiente e del clima. Il terzo sciopero globale per il clima è stato organizzato da Fridays For Future Modena, e ha toccato diverse tappe del centro storico, partendo dal Largo Porta Sant'Agostino per poi risalire via Emilia, viale Martiri della Libertà e viale delle Rimembranze, svoltando per Canalchiaro in direzione di Piazza Duomo, dove si sono tenuti i discorsi dei rappresentanti di diverse associazioni: Fridays For Future Modena, Rete degli studenti, UDI (Unione delle Donne Italiane). Anche Stradanove era presente! Noi volontarie in Servizio Civile presso il Comune di Modena, Elisa Zanetti, Laura Pergreffi e Laura Guaitoli, ci siamo unite a questo fiume di persone, intervistandone alcuni e, improvvisandoci foto reporter, abbiamo immortalato gli attimi più significativi.

Il centro di Modena si è così tinto dei colori della terra, tra cartelloni, striscioni e slogan che volevano lanciare un grido affinché le cose cambino davvero: "Save the Earth!", "Le uniche stagioni che vedremo saranno quelle su Netflix", o ancora: "Quando l'ultimo albero sarà abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, ci accorgeremo che non si più mangiare il denaro", recitava il cartellone di Anna Clara, 12 anni, una ragazzina dalla lunga treccia, accompagnata dalla nonna Gabriella. A proposito di Greta Thunberg, Anna Clara ci dice: “Penso che Greta sia una persona intelligente, soprattutto per la sua età. La stimo molto. Il futuro è di noi giovani, è in mano nostra, e sarebbe bene che ci impegnassimo fino in fondo.”

Da queste semplici parole, possiamo capire l'importanza attuale di Greta, colei che grazie alla sua tenacia e al suo coraggio è diventata un simbolo in cui tutti, specialmente i più giovani, possono riconoscersi, riuscendo a catalizzare l'attenzione globale sul tema dell'ambiente e dando inizio al movimento di protesta, il Fridays For Future appunto. Questo ha permesso l'avvio di una lotta decisiva per il futuro del pianeta, una lotta che ad oggi coinvolge milioni di giovani in tutto il mondo, con una forza e una sensibilità rinnovate sul tema ambientale.

Lo sciopero tenutosi a Modena ha visto la partecipazione di persone di ogni età e professione: dai bambini di scuole elementari (assieme alle proprie insegnanti) agli studenti delle scuole superiori; dagli universitari ai lavoratori, dai figli ai genitori e nonni. Ognuno di loro è sceso in campo per difendere e salvaguardare l'ambiente, per creare un effetto di reale cambiamento nelle nostre quotidianità, applicando buone pratiche come la raccolta differenziata e il risparmio sui consumi energetici. Parlando di concretezza, ricordiamo le tre richieste avanzate dal movimento Fridays For Future Modena: FUori dal fossile, per la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2050; TUtti uniti, nessuno escluso, per una transizione energetica operata su scala globale, avendo come faro la giustizia climatica; ROmpiamo il silenzio: diamo voce alla scienza, per una conoscenza scientifica più valorizzata e un maggiore impegno attivo della politica. Sono queste le proposte per intervenire sulla crisi climatica, una crisi che rende necessario l'impegno sia delle istituzioni ma anche di ciascuno di noi, per poter attuare veri miglioramenti.

Un impegno che si è concretizzato nelle parole di chi ha partecipato. Come sostiene Claudia, impiegata di 34 anni: “Piccoli passi per aiutare l'ambiente nel quotidiano sono la raccolta differenziata, scegliere una borraccia piuttosto che una bottiglia di plastica, chiudere l'acqua del rubinetto mentre ci laviamo i denti e le mani, e soprattutto educare i nostri figli ad adottare comportamenti consapevoli.” Di Greta dice: “Non capisco le polemiche nate intorno a lei: fa parlare del problema, mi basta questo. Che sia Greta o il Papa o qualcun altro, basta che se ne parli.”

Ammirazione anche da parte di un gruppo di studentesse sue coetanee: “Greta è un esempio. E' una ragazza molto matura per la sua età, e il fatto che sia riuscita a riunire così tante persone in un movimento globale può davvero cambiare le cose.” Al corteo hanno partecipato anche diverse associazioni e cooperative ambientaliste; siamo riuscite infatti a scambiare qualche parola con una rappresentante di Tefa Colombia, associazione ambientalista che sostiene i ragazzi del luogo piantando alberi e donando loro ettari di terreno: “Greta è un bell'esempio per i ragazzi. Speriamo che questo spirito si trasmetta anche nelle prossime generazioni, la mia dovrebbe solo imparare.”

Durante la manifestazione, siamo rimaste colpite da lunghe file di bambini provenienti da diverse scuole elementari, in particolare una insegnante ci ha spiegato come i piccoli alunni abbiano deciso di prendere parte a questo sciopero di loro iniziativa, realizzando uno striscione con uno slogan che hanno cantato per tutta la mattina: "E' una idea nata dai bambini, sono molto sensibili, chiaramente poi noi in classe promuoviamo la difesa dell'ambiente e l'economia circolare. Cerchiamo di non scadere nella retorica quotidiana, ma di insegnare queste tematiche attraverso l'esempio per ottenere cambiamenti nella vita quotidiana". L'insegnante ha anche speso parole sul movimento: "E' importante il fatto che stia scuotendo le coscienze. Abbiamo i mari pieni di microplastica, che viene mangiata poi dai pesci entrando nel nostro ciclo alimentare, questo ormai è acclarato. Di conseguenza se cambiamo il nostro stile di vita a favore di comportamenti meno 'usa e getta', tutti ne trarremo vantaggio a partire dalle nuove generazioni."

Infine, tra le persone presenti al corteo del 27 settembre c'erano anche Camilla Scarpa, consigliera comunale, e Rossella Giulia Caci, referente del movimento Modena Fridays for Future, e abbiamo rivolto loro qualche domanda.

1. E' la tua prima volta a Modena Fridays for Future? Perché hai scelto di partecipare?

Camilla Scarpa: Non è la prima volta, ho partecipato a tutte e tre le manifestazioni fin dal primo sciopero globale per il clima, il 15 marzo di quest’anno. Ho scelto di partecipare perché credo che la questione ambientale sia, insieme a quella sociale, la questione più grande del nostro tempo. Sono convinta che le istituzioni debbano portare avanti la lotta contro i cambiamenti climatici e per la tutela dell’ambiente al fianco dei ragazzi e delle ragazze. Il movimento Fridays For Future sta mobilitando un’intera generazione, la nostra, ora bisogna tradurre le rivendicazioni del movimento in azioni concrete: non c’è più tempo!

Rossella Giulia Caci: No non è la prima volta perché sono la referente e ho scelto di sposare la causa ambientale perché ci ha sempre riguardato fin da piccoli, adesso lo faccio con molta consapevolezza e maturità. Si ha bisogno di lavorare su queste tematiche perché le problematiche sono tante, non solo per quanto riguarda l'ambiente e i luoghi pubblici, ma anche per la sanità e il mondo del lavoro. L'ambiente tocca tutti gli ambiti e di conseguenza dobbiamo lottare affinché ci siano delle condizioni che permettano a tutti una terra vivibile.

2. Nel tuo quotidiano fai qualcosa per l'ambiente?

Camilla Scarpa: Sono convinta che sia importante costruire consapevolezza nelle persone, a partire dallo stile di vita, dal modo di spostarsi, di consumare, di vivere.

Io stessa mi muovo principalmente a piedi, in bicicletta, ma soprattutto in autobus quindi cerco di usare solo i mezzi pubblici e cerco di evitare di acquistare beni prodotti e distribuiti attraverso lo sfruttamento delle risorse e del lavoro, anche se non è sempre facile: serve più informazione anche nei confronti dei cittadini.

Ma penso che non tutto si possa lasciare alla sfera individuale, penso serva un grande sforzo collettivo per individuare un nuovo modello di sviluppo, di produzione e di consumo, rispetto a questo le istituzioni, i movimenti e le organizzazioni politiche e sociali possono fare moltissimo.

Rossella Giulia Caci: Sì faccio la raccolta differenziata, non spreco acqua e allo stesso modo uso prodotti che non danneggino in nessun modo l'ambiente, vesto con materiale riciclato o proveniente dal mercatino dell'usato.

3. Il movimento ha aiutato a sensibilizzarti o ti interessavi già di queste tematiche?

Camilla Scarpa: Il mondo da cui provengo, quello delle organizzazioni sociali, da tanti anni discute di ambiente e della necessità di cambiare un sistema in crisi come quello in cui viviamo che troppo spesso si fonda sullo sfruttamento dell’ambiente e delle persone. Chiaramente il movimento ha il merito di aver fatto emergere questa necessità in maniera forte a livello globale e di far interessare, attivare e impegnare tantissime persone che prima non se ne occupavano.

Rossella Giulia Caci: Già facevo qualcosa prima, infatti a diciotto anni ho preso il titolo di guardia ittica venatoria.

4. Cosa pensi di Greta? Ti riconosci in lei?

Camilla Scarpa: Penso che Greta sia fortissima e che sia stata una scintilla per questa generazione che si sta riappropriando del futuro del pianeta e di tutti noi. Penso allo stesso tempo che la grande forza di questo movimento sia la sua trasversalità, la sua capacità aggregante, oltre i confini e ora anche oltre le età: il movimento è partito dai più giovani ma ha avuto la capacità di mobilitare l’intera opinione pubblica, questo determina l’incisività di un movimento.

Rossella Giulia Caci: Sì quando ero adolescente avevo la sua stessa grinta e la sua stessa voglia di lottare per un mondo migliore. Greta porta avanti questa lotta con semplicità e trasparenza, non è un'esperta ma cerca di dare parola agli esperti per potere sensibilizzare sull'ambiente dicendo di ascoltare chi è competente. Penso che lei stia dando una grande dimostrazione di quello che si può fare.

5. Pensi che questo movimento abbia portato risultati?

Camilla Scarpa: Il fatto che l’intera opinione pubblica si sia mobilitata quest’anno sul tema del clima, dei cambiamenti climatici, della tutela dell’ambiente, credo sia di per sé un primo risultato perché significa fare pressione nei confronti di chi ha il potere decisionale, su diversi livelli, per cambiare le politiche. In tanti territori in Italia, anche qui a Modena, i consigli comunali e le assemblee legislative regionali hanno approvato la “Dichiarazione di Emergenza Climatica” che è un primo passo da parte delle amministrazioni. Ora serve impegnarsi con politiche mirate in ambito di mobilità, rifiuti, energia, rigenerazione urbana. Nei prossimi mesi in consiglio comunale discuteremo alcune delibere importanti rispetto a queste tematiche.

Rossella Giulia Caci: Sì e li sta portando, infatti anche su Modena tantissime realtà ci stanno contattando e ci danno indicazioni su come poter contribuire e questo è importante perché si viene a creare quel rapporto che non è soltanto un rapporto tra giovani, ma tra le persone adulte e i giovani per potere andare di pari passo per potere lottare principalmente per salvaguardare la nostra terra.

6. Hai speranza per il futuro?

Camilla Scarpa: Le piazze di oggi danno speranza: questa generazione che così numerosa scende nelle strade per la terza volta per cambiare le cose è un segno davvero positivo per il futuro. La politica deve avere la capacità di ascoltare, perché in queste piazze sta la risposta ad un modello che non funziona più: dobbiamo solo accorgercene e avere il coraggio di cambiarlo!

Rossella Giulia Caci: Sì, se cominciamo a lavorare già da adesso con costanza e credendoci io credo che possiamo fare qualcosa, basta volerlo e sollecitare le istituzioni, affinché si mettano in atto tutti quei meccanismi per portare Modena e l'Italia ad avere una società ecosostenibile.

Queste sono solo alcune testimonianze che abbiamo raccolto venerdì, un giorno che difficilmente dimenticheremo, perché ci ha lasciato un segno dentro di noi, facendoci capire l'importanza di lottare tutti insieme per un obiettivo comune e per una giusta causa. A questo punto non ci resta che darvi appuntamento al prossimo Global Strike, Stradanove ci sarà!

Se vuoi saperne di più riguardo al tema del cambiamento climatico e delle attività del movimento Fridays For Future Modena, leggi i nostri articoli:

Global Strike for future. Il 15 marzo studenti in piazza per salvare il pianeta.

Emergenza climatica: cosa ne pensa il movimento "FridaysForFuture Modena"? Intervista a Morgan Bazalgette, attivista del movimento "FridayForFuture Modena".

Intervista alla consigliera comunale Camilla Scarpa: quando la politica punta sulla cittadinanza attiva.

27 settembre 2019: SCIOPERO GLOBALE per il CLIMA!

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A cura di Laura Guaitoli,

Laura Pergreffi ed Elisa Zanetti,

ottobre 2019.