26 GIUGNO - GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CONSUMO E IL TRAFFICO DI DROGA

L'iniziativa dell'Onu per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga

26 GIUGNO - GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CONSUMO E IL TRAFFICO DI DROGA

L'ONU promuove per il 26 giugno la giornata mondiale contro il consumo e il traffico di droga.

L'iniziativa è partita dall’Assemblea Generale nel 1987 per ricordare l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga.

Sono 200 milioni le persone che l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) ha stimato avere assunto droghe almeno una volta in un anno. Di questi, 25 milioni sono considerati tossicodipendenti. Muoiono ogni anno per malattie correlate all'uso di stupefacenti 200.000 persone. I giovani sono i più coinvolti: l'uso di droga tra i 14 e i 30 anni è più che doppio rispetto a quello della popolazione generale, tre volte maggiore nel caso della cannabis.

L'ex presidente delle Nazioni Unite Kofi Annan, prestigioso membro della Global commission on drug policy ha affermato “Cinquant'anni di guerra alla droga hanno fallito e all'Onu non resta che prenderne atto. Dicendo basta alla criminalizzazione e trattando l'emergenza mondiale per quello che è: una questione sanitaria". La Commissione globale per le politiche sulla droga ha presentato il 2 giugno scorso a New York il suo rapporto annuale e vede tra i firmatari anche l'ex commissario Ue Javier Solana, il premio Nobel per la letteratura peruviano Mario Vergas Llosa, lo scrittore messicano Carlos Fuentes ed esperti come Michel Kazatchkine, direttore del fondo mondiale contro l'Aids, la tubercolosi e la malaria.

La Commissione evidenzia il costante aumento del consumo di sostanze psicoattive illegali dal 1998 al 2008: nel 1998 il consumo di oppiacei riguardava 12.9 milioni di persone e nel 2008 17.35 milioni, con un incremento del 34.5%. Il consumo di cocaina coinvolgeva 13.4 milioni, dieci anni dopo 17 milioni, ovvero + 27%. Infine, la cannabis era consumata da 147.4 milioni di persone, passate a 160 milioni: +8.5%. Secondo la commissione "sono i numeri di una disfatta".

Dalla Global commission on drug policy arriva forte questa denuncia accompagnata da una  proposta sistematica per una risposta globale al problema delle dipendenze. Per questo si invitano i governi a sperimentare "forme di regolarizzazione che minino il potere delle organizzazioni criminali e salvaguardino la salute e la sicurezza sia dei cittadini sia dei coltivatori, corrieri e piccoli rivenditori, spesso vittime della violenza e dell'intimidazione". Quattro sono i principi di questo radicale cambiamento:

1) le politiche antidroga devono essere "improntate a criteri scientificamente dimostrati e devono avere come obiettivo la riduzione del danno";

2) le politiche antidroga devono essere "basate sul rispetto dei diritti umani mettendo fine alla marginalizzazione della gente che usa droghe o è coinvolta nei livelli più bassi della coltivazione, produzione e distribuzione";

3) la lotta alla droga va "portata avanti a livello internazionale ma prendendo in considerazione le diverse realtà politiche, sociali e culturali"; 4) la polizia non basta e le politiche per combattere le dipendenze devono coinvolgere scuole e famiglie.

Il rapporto della Global commission on drug policy evidenzia che programmi messi in atto in Europa, Canada e Australia hanno dimostrato come un approccio umano e sociale per il trattamento dei tossicodipendenti abbia portato maggiori benefici della criminalizzazione e del proibizionismo. Per questo “è tempo di cambiare strada".

In Portogallo, nei Paesi Bassi, e in una provincia australiana combinando trattamenti medici e politiche di liberalizzazione e controllo, si è riusciti ad abbassare di molto i consumi di sostanze stupefacenti. L'Olanda per esempio, grazie a politiche sanitarie mirate, è passata dai 30.000 consumatori di eroina del 2001 ai 18.000 del 2008.

Per approfondire

www.unodc.org
www.globalcommissionondrugs.org
www.gruppoabele.org