Le frasi più amate dai lettori digitali nel 2016. In testa le parole di Dinah Jefferies, Paula Hawkins e Jojo Moyes

La classifica di Amazon stilata sulla base dei dati raccolti per Kindle.

Le frasi più amate dai lettori digitali nel 2016. In testa le parole di Dinah Jefferies, Paula Hawkins e Jojo Moyes

I dati divulgati da Amazon  in merito agli ebook più letti nel corso del 2016 confermano sostanzialmente le indagini condotte da Kobo: tanti romanzi rosa, tanti gialli, molti dei quali scritti da donne.

La triade sul podio, con qualche variazione nell’ordine di classifica, riconferma Paula Hawkins Jane Shelmit, autrici dei bestseller “La ragazza del treno” e “Una famiglia quasi perfetta”, ma si apre stavolta con Dinah Jefferies e il suo “Il profumo delle foglie di tè”. La Jefferies racconta la storia di una coppia londinese degli anni Venti, separata per motivi di lavoro, che arriva a mettere in crisi il proprio rapporto e riportarlo in piedi quando Gwendolyn, la protagonista, scopre di essere incinta: “Nessuno le aveva mai detto che essere madre significava convivere con un amore così sconfinato da lasciare senza fiato, e con una paura così terribile da scuotere l’anima. Solo in quel momento capiva quanto quei due sentimenti fossero simili”. Questa, secondo i dati di Amazon, è la frase più amata del romanzo dai lettori Kindle.

Un interessante prospettiva della ricerca condotta dal colosso  statunitense  rispetto al concorrente è, infatti, quella fornita dalla raccolta dei passaggi più sottolineati dai lettori digitali.

Ho perso il controllo di tutto. Anche dei luoghi che si trovano dentro la mia testa” è la frase più amata dai lettori per il romanzo di Paula Hawkins, mentre in “Una famiglia quasi perfetta” (J. Shelmit) hanno apprezzato la citazione “nella vita reale solo l’inizio è felice e nulla finisce bene. D’altra parte, nulla finisce davvero”.

Nella top ten segue al quarto posto “Io prima di te” (Jojo Moyes): la storia d’amore di Will e Lou ha debuttato anche al cinema lo scorso settembre con i volti di Emilia Clarke (Daenerys Targaryen del Trono di Spade) e Sam Claflin (Finnick Odair di Hunger Games). La frase più amata dai lettori? “Sentivo il bisogno di dirgli, silenziosamente, che le cose potevano cambiare, crescere o appassire, ma che la vita andava avanti. Che noi tutti facevamo parte di un grande ciclo, di un disegno che solo Dio poteva capire”.

Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” è la citazione che ha conquistato i fan di Angela Marsons, autrice di “Urla nel silenzio”, un inquietante thriller d’esordio che tiene incollato il lettore sulla scena principale: cinque persone che scavano a turno una piccola fossa, uniti da un segreto, da un patto di sangue e dal sacrificio di una vittima innocente.

Al sesto posto troviamo invece il thriller di Gilly McMillan, “9 giorni”, e una frase quasi sibillina: “Se parli troppo apertamente di cose terribili, la gente istintivamente tende ad allontanarsi”. È il problema che dovrà affrontare Rachael, distrutta dalla scomparsa del figlio che ha perso di vista per qualche minuto e sottoposta all’inevitabile gogna mediatica.

Helen Bryan, settima classificata, nel suo “Spose di guerra” racconta invece la storia di cinque donne che si sono conosciute a Crowmarsh Priors, un piccolo paesino britannico, mentre in Europa imperversava il secondo conflitto mondiale.  Cinque donne molto diverse tra loro, unite dalle avversità e, cinquant’anni dopo, da una missione: in occasione delle celebrazioni della Giornata della Vittoria tornano in quel piccolo paesino, non per raccontare la propria storia, come tutti credono, ma per vendicare l’unica di loro che non è sopravvissuta. La frase più letta è spunto di riflessione: “Troppe regole ecclesiastiche finissero per intralciare la via della cristianità”.

È ambientato lontano, in Afghanistan, il romanzo che conquista l’ottavo posto. Tuttavia anche “Le ragazze di Kabul” di Roberta Gately racconta il dolore di una terra sconvolta dalla guerra, in cui la vera forza sta anche qui nella capacità di reagire: “Credo che per quanto soffrire sia ingiusto, siano proprio le sofferenze a insegnare agli uomini a trovare la forza di reagire. Nel bene e nel male il dolore ha un senso”.

Chiude la classifica, al decimo posto, Catherine Bybee con “Non proprio un appuntamento (Not quite series)”.sorrisi così dovrebbero essere preceduti da un segnale di pericolo”.

Torniamo un passo indietro per l’unico non-romanzo presente nella top ten: "La dieta della longevità: Dallo scienziato che ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento, la Dieta mima-digiuno per vivere sani fino a 110 anni" di Valter Longo, classificatosi come penultimo tra gli ebook, ma addirittura come quinto libro cartaceo più venduto nel 2016.

Angela Politi

10 gennaio 2017