SPLENDORE, MARGARET MAZZANTINI

Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore

SPLENDORE, MARGARET MAZZANTINI

L’altro giorno ho avuto il piacere di essere ospite di Trenitalia in un viaggio Modena-Roma ad alta velocità. Sono occasioni che colgo al volo per recuperare pagine di lettura perdute in una quotidianità in cui è sempre più difficile trovare tempo per le mie coccole letterarie. Così ne ho approfittato e mi sono tuffata nell’ultimo “Splendore” di Margaret Mazzantini: mi mancava un centinaio di pagine che ho letteralmente bevuto in apnea.

Premetto che, personalmente, ogni volta che mi approccio alle sue ultime uscite, tengo come termine di paragone “Venuto al mondo”, che per me rimane un libro unico, di una potenza incredibile. Quindi il confronto è sempre difficile per il nuovo arrivato e anche questa volta, leggendo le prime pagine, temevo un esercizio di stile, nato più per accontentare la casa editrice che per un’ispirazione autentica. Ma mi sono dovuta ricredere.

Ho finito le ultime pagine poco prima di arrivare a Termini: ho chiuso il libro, mi sono infilata il cappotto, ho recuperato la borsa e sono scesa dal treno, tutto muovendomi come dentro a una bolla. Il caos della stazione, la ressa, i trolley che ti fanno inciampare, le persone che ti urtano mentre corrono a prendere il treno, i turisti imbambolati a fare foto anche al tabellone degli orari… mi sembrava che tutto, intorno a me, si muovesse al rallenty e io mi sentivo in mezzo e allo stesso tempo fuori da quel casino, i rumori percepiti in lontananza, i pensieri ovattati, le emozioni ancora contratte tra quelle righe.

Forse è lo stesso effetto che procurano certe droghe, non saprei, ma la Mazzantini, quando si mette di impegno, a me scatena proprio queste sensazioni!

Di cosa parla il romanzo? È una storia d’amore, d’altronde poche cose possono colpire così profondamente come l’amore. Ma è un amore incredibile, di quelli unici nelle vita, che forse nemmeno a tutti capita davvero di conoscere. E non so se è un bene o un male, perché tanto ti manda in orbita quanto ti porta sul baratro. È un legame indissolubile, che dura negli anni, tutta la vita, nonostante tutto… anche se quel ‘tutto’ è davvero difficile da sostenere.

È quasi impossibile farvi fronte e trovare in se stessi la forza di rimanere aggrappati a quel sentimento, che però rimane vivo, come quando sotto le macerie, dopo giorni e giorni c’è ancora vita, c’è ancora speranza. Così quell’amore resiste, cresce, cambia, evolve, esplode e implode dentro a chi lo vive, sembra fragilissimo e sempre al limite del crollo, invece regge agli urti della vita, fedele a se stesso.

Chi lo prova, continua a seguirlo, a cercare negli anni, nonostante le distanza fisiche, mentali e sociali, quell’unica persona al mondo che sa cosa stai sentendo. E anche se le strade della vita portano altrove, quel legame è l’ago della bussola che segna il nord delle uniche due esistenze capaci di capire e condividere quell’unico amore, fino alla fine.

Margaret Mazzantini, Splendore, Ed. Mondadori, pagg. 309, euro 17,00