L’UOMO CON LA FACCIA DA ASSASSINO, MATTI RÖNKÄ

Un thriller dal ritmo accelerato

L’UOMO CON LA FACCIA DA ASSASSINO, MATTI RÖNKÄ

Non è un termine letterario, ma viene proprio da dire “che casino, la storia di questi stati!”, leggendo “L’uomo con la faccia da assassino” dello scrittore Matti Rönkä, nato nella Carelia finlandese. Ci riferiamo agli stati dell’area baltica del Nord Europa, zona di passaggio in secoli di Storia, terre contese dai confini incerti, proprietà che passano di mano come nel gioco del Monopoli. E gli abitanti? Si adattano, cercano di adattarsi, di salvare il salvabile, a prezzo di problemi di identità, di appartenenza, di perdita del patrimonio culturale e linguistico.


   Nel romanzo di Rönkä apprendiamo di un’area chiamata Ingria, una sorta di cuneo tra Estonia, Russia e Finlandia, in cui la presenza finlandese risale al secolo XVII. Circa ventimila individui di lingua e costumi finlandesi abitavano in Ingria- soffrirono parecchio sia sotto Stalin sia durante la seconda guerra mondiale, quando la Germania occupò l’Ingria, sia nel dopoguerra. Quando crollò il Muro di Berlino il presidente di Finlandia dichiarò che i finlandesi d’Ingria dovessero avere il diritto di espatrio e di cittadinanza. Ma la vita non fu affatto facile per coloro che scelsero di ‘rimpatriare’ in Finlandia. Viktor Kornostajev, il protagonista del romanzo di Matti Rönkä, è uno di questi.


   Tanto per cominciare Viktor ha ripreso il cognome originale, Kärppä, che significa ‘ermellino’, di cui Kornostajev era stata la traduzione in russo. Il passato di Viktor è piuttosto avventuroso, da quello che a tratti affiora nei suoi ricordi o nella realtà che, in qualche maniera, si aggancia a quel passato. Il presente è non meno avventuroso o, quanto meno, vario ed eccitante, per chi ama una vita da brivido. Perché Viktor fa l’investigatore privato, ma arrotonda con lavori vari. Diciamo che fa ‘dei piaceri’ alla mafia russa di Helsinki. Quando Marja, la ragazza di cui si innamora, sembra esprimere un giudizio sulle sue attività, Viktor si giustifica dicendo: “dov’è il confine tra il bene e il male? Non uccido, non uso la violenza e non rubo, ma se mi propongono di guadagnarmi da vivere dando una mano in piccoli traffici in cui a rimetterci sono solo lo Stato o qualche riccone, accetto e dormo sonni tranquilli. Punto e basta.”


   Il fatto è che a volte questi ‘traffici’ non finiscono con un ‘punto e basta’. Il romanzo inizia con quattro scene veloci: una donna di nome Sirje (è lei che sussurra il suo nome, guardandosi allo specchio) esce di casa, a Helsinki; un ragazzo deve far la guardia ad un magazzino- assolutamente non deve addormentarsi. Si addormenta, ma anche se non fosse successo l’uomo in tuta blu gli avrebbe sparato; a Tallinn cinque uomini e una donna impacchettano droga; nella Carelia russa una donna pensa ai figli, il maggiore a Mosca e Viktor in Finlandia.


   Quattro scene che cuciremo insieme nell’arco della vicenda anche se, quando il marito di Sirje si presenta da Viktor incaricandolo di ritrovare la moglie scomparsa, siamo ben lontani dall’immaginare che questo abbia qualcosa a che fare con il resto. Che è un ‘casino’, e non potrebbe essere diversamente con le difficili premesse storiche e le difficoltà dei tempi presenti. Perché la donna scomparsa è la sorella del più temuto, spietato e potente capo della mafia estone, anche se pare che lei non abbia niente a che fare con i traffici del fratello. C’entrano bande mafiose rivali che operano tra Russia, Finlandia ed Estonia, spunta fuori anche il KGB o quello che ne resta, ci sono frontiere attraversate avanti e indietro. E Viktor Kärppä, a cui sotto le armi, quando ancora si chiamava Kornostajev, dicevano che aveva una faccia da assassino, finisce per trovarsi in pericolo insieme a Marja.


   Un thriller movimentato e con il ritmo accelerato, estremamente attuale nonostante la data della prima pubblicazione sia il 2002, una lezione in diretta di ‘come va il mondo’ fuori dai nostri confini. Non c’è da rallegrarsi.

Matti Rönkä, L’uomo con la faccia da assassino, Ed. Iperborea, trad. Marcello Ganassini, pagg. 182, Euro 15,50