L’INCANTESIMO DELLA BUFFA, SILVANA GRASSO

Voci, storie e ricordi dalla Sicilia

L’INCANTESIMO DELLA BUFFA, SILVANA GRASSO

Una scrittura densa, forte, corposa quella con cui Silvana Grasso dà voce alla sua Sicilia in questo ultimo suo romanzo. Incursioni dialettali in un italiano che sembra dipingere i profumi e i colori di quella terra, tanto che a volte vien voglia di mangiare le parole, annusare la pagina e scoprire così Roccazzelle.


   Paesino della costa meridionale siciliana, di fronte all’Africa, alla vigilia dello scoppiare della Seconda Guerra Mondiale. Alla gente del luogo tardano ad arrivare gli echi della guerra, se non fosse per gli uomini in età di leva che iniziano a partire e, mano a mano che passano gli anni, tornano sempre meno, spesso non tornano affatto, dispersi in terre di cui fino a quel momento nemmeno si conosceva l’esistenza.


   Tra i prati arsi dal sole, le mille diverse venature di blu delle onde, gli scogli che occhieggiano il mare, i profumi di una terra calda e accogliente, da sempre protesa verso il prossimo, si snoda la tenera storia d’amore tra Gesù e Tea.


   Lui bimbetto nato e cresciuto a Roccazzelle, orfano di madre, la nonna troppo concentrata nel passato dei propri morti, adottato dall’intera comunità, si innamora di Tea, angioletto biondo, poco più grande di lui, figlia di un gerarca fascista e emigrata dal nord verso la Sicilia ospite di un’anziana tutrice, dopo il suicidio della madre.
Tea è cieca e suona la viola d’amore, Gesù rimane incantato da quegli occhi color della pioggia illuminata dai lampi. Oltre a qualche fastidioso centimetro in altezza, li divide soprattutto la lingua, lei parla italiano, lui dialetto, sembrano stranieri l’uno per l’altra.


   ‘Raccontami com’è il sole’, gli chiede Tea, ma con che parole perché lei possa capire? Allora Gesù le presta i suoi occhi e le sue mani e le regala la sua terra.


Poi i bombardamenti, le corse nei rifugi, i fascisti che comandano in paese e infine lo sbarco, gli americani e i carri armati lungo le ‘trazzere’ polverose.


   È anche così che si cresce, adesso come allora, che si diventa grandi, nel dolore delle perdite e nel cuore che impazzisce ancora e di nuovo di felicità.

Silvana Grasso, L’incantesimo della buffa, Marsilio Editore, pagg. 206, euro 18,00