IL CIRCO DEI VAMPIRI, RICHARD LAYMON
Tre ragazzi, un circo misterioso, una sensuale vampira e... l'orrore
Ho adorato senza riserve “Il circo dei vampiri” di Laymon. Caspita, mi è piaciuto davvero tanto, e da subito! Divorato in appena un giorno, con gli occhi che volavano sulle pagine, i personaggi che riga dopo riga mi raccontavano e si raccontavano, il mistero e l’orrore che si affacciavano e scomparivano in un macabro e appassionante nascondino.
Probabilmente è arrivato tra le mie mani al momento giusto, con gli schermi cinematografici ancora illuminati dalle bizzarre avventure anni ’80 di “Super 8” e dei suoi eroi under 14 e con l’ennesima replica dei Goonies in televisione.
Ma anche senza queste coincidenze retrò, “Il circo dei vampiri” mi avrebbe conquistato. Perché è un ottimo libro, che racconta un’intensa storia di formazione e crescita, ha protagonisti costruiti benissimo, riserva sorprese orrorifiche che arrivano improvvise (come è giusto che siano le sorprese) e di volta in volta stordiscono o raggelano, ha dialoghi perfetti (quanto era bravo Laymon in questo…) e un senso di imprevedibilità che rende il mistero sempre più fitto. Poi, pregio notevolissimo, è appassionante, con un ritmo fenomenale che rende difficile interrompere la lettura prima dell’ultima pagina.
La storia: nella piccola Grandville, classico paesino americano anni '60 dove tutti si conoscono, i bulli della scuola sono straordinariamente pericolosi, le amicizie tra i ragazzi durano per sempre e dietro il paravento di perbenismo e normalità di certe famiglie modello possono nascondersi terrori indescrivibili, Dwigth, Rusty e Frances (ma potete chiamarla Slim) decidono di assistere a quello che si annuncia come l'evento dell'anno, se non del decennio: l'esibizione, all'interno di un misterioso e inquietante circo in arrivo in paese, di Valeria, un'autentica vampira in cattività.
L'appuntamento é a mezzanotte, nell'isolato e famigerato Campo di Janks, teatro in passato di delitti e morti violente, e lo spettacolo si annuncia già dai manifesti sparsi un po’ ovunque come un intrigante concentrato di sangue e nudità, tanto che l'ingresso é vietato ai minorenni.
Peccato che i tre amici di anni ne abbiano appena sedici, e l'unico modo per vedere la succhiasangue in azione sia arrivare sul posto ore prima, nascondersi da qualche parte e sperare di non essere scoperti.
Ma i pericoli (reali, presunti, solo immaginati?) sono ovunque, tra cani rabbiosi, inspiegabili apparizioni (e sparizioni) e minacce dal passato, e forse quest’avventura sulla carta entusiasmante potrebbe rivelarsi per Dwigth, Rusty e Slim un tragico azzardo.
Primi amori (e pulsioni), immaginazione, amicizia e paura: la penna di Laymon, maestro dell’horror scomparso da ormai dieci anni e da troppo tempo lontano dalle librerie italiane, racconta con delicatezza e partecipazione un’età, l’adolescenza, che sa essere al tempo stesso gentile e crudele, dolce e spietata.
Un romanzo appassionante e ricco di passione, in cui l’orrore, pur esplodendo solo nel finale, riesce ad insinuarsi tra le righe, silente e ingannevole, praticamente in ogni pagina.
Se avete amato “It” di Stephen King e “L’estate della paura” di Simmons, se tra i vostri sogni proibiti c’è il sequel di “Goonies”, se ancora ricordate con un pizzico di malinconia il vostro primo bacio, “Il circo dei vampiri” è il libro per voi.
Richard Laymon, Il circo dei vampiri, Gargoyle Books, pagg. 384, euro 16,00