DALLA PARTE DI BAILEY, W. BRUCE CAMERON

Il migliore amico

DALLA PARTE DI BAILEY, W. BRUCE CAMERON

Proprio nel periodo estivo, quando in Italia si moltiplicano gli appelli contro la cattiva abitudine di abbandonare gli animali prima di partire per le vacanze, troviamo nelle librerie per la Giunti Editore un libro, Dalla parte di Bailey che vede protagonista un animale molto particolare, che non riesce a liberarsi dalla fastidiosa sensazione di avere, in quanto cane, uno scopo, una missione da compiere. Per trovare questo scopo, Bailey dovrà morire e reincarnarsi in diverse vite, ricordando ogni volta i compagni persi via via e facendo tesoro delle precedenti esperienze.

   Così, da bastardino randagio che deve condividere, suo malgrado, la mamma con Sorella, Svelto e Affamato, e che viene ucciso ancora molto giovane, si ritrova di nuovo cucciolo di golden retriever all’inizio della sua seconda vita, e poi cane poliziotto ed eroe nella terza e finalmente labrador nero nell’ultima.


   Ogni volta, la stessa domanda si ripete: “perché sono qui?”
   “Doveva essere per questo che, dopo aver lasciato Ethan, ero rinata come Ellie: tutto quello che avevo fatto, tutto ciò che avevo imparato mi aveva portato a diventare un bravo cane che salvava la gente. Non era divertente come essere un cane citrullo, ma adesso sapevo perché quelle creature, gli esseri umani, mi avevano tanto affascinato dal primo momento in cui li avevo visti. La mia vita era indissolubilmente legata a loro. Soprattutto a Ethan: quello era stato il legame più forte della mia esistenza”.


   La sua ultima esistenza è dedicata proprio alla ricerca del legame unico e straordinario che Bailey – ora chiamato Amico – aveva con Ethan. L’anziano non può riconoscere il cane con cui ha trascorso ore indimenticabili da piccolo, quando aveva solo otto anni, ma può contare sull’affetto di un amico a quattro zampe convinto che il compito di un bravo cane sia stare vicino agli umani, restare al loro fianco, indipendentemente dalla strada che prendono, offrendo conforto e la certezza di non essere soli, soprattutto nel momento in cui stanno per lasciare questa vita.


   L’originalità di Cameron consiste dunque nell’aver scelto, come protagonista della ricerca del significato profondo dell’esistenza, un cane (spesso più umano e più saggio di molti umani). Le sue osservazioni e il suo sguardo ingenuo sulle relazioni fra le persone che lo circondano, come fra gli uomini e il loro “miglior amico”, sono acute e, spesso, divertenti. Ma ciò che veramente commuove è la storia di Bailey, quasi costretto a reincarnarsi fino a ritrovare, a distanza di molti anni, il padrone che più ha amato nelle vite precedenti. E ci consegna un grande insegnamento: l’amore, quello vero, non muore mai, i veri amici non ci abbandonano nel momento del bisogno e ognuno di noi, ogni creatura vivente, ha trovare uno scopo da perseguire.

W. Bruce Cameron, Dalla parte di Bailey. Una storia per umani, Giunti Editore, Collana A, Pagg. 320, euro 16