BESTIARIO GIURIDICO 1, GIUSEPPE D’ALESSANDRO

Leggi che fanno ridere e sentenze che fanno piangere dal ridere

BESTIARIO GIURIDICO 1, GIUSEPPE D’ALESSANDRO

Nessuno, in Italia, conosce l’esatto numero delle leggi: un’enorme quantità di norme che potrebbe addirittura arrivare a 430.000! E’ facile intuire quanto sia difficile, anche per gli "addetti ai lavori", orientarsi fra testi che, giorno dopo giorno aumentano, che rimandano ad altre leggi, articoli e commi, che si contraddicono, che sono ormai del tutto superati da altre norme, o dal buon senso.


   Non è un caso allora che, quanto ad efficienza, la giustizia italiana sia agli ultimi posti nella classifica mondiale. L’alto numero di leggi non può considerarsi l’unico responsabile del cronico sovraccarico e dell’eccessiva lentezza della macchina giudiziaria, ma certo, insieme al loro linguaggio a volte astruso e ad una non sempre lineare interpretazione, contribuisce a creare confusione, a minare la fiducia dei cittadini e a mettere in dubbio la credibilità delle istituzioni.


   Giuseppe D’Alessandro, avvocato cassazionista che esercita la professione forense presso il tribunale di Caltagirone e la corte di appello di Catania e che in questo mare di cavilli e di stravaganti sentenze naviga da trent’anni, ha raccolto le più incredibili “bestialità” attinenti con la giustizia e il diritto, dando vita ad un vero e proprio “bestiario” giuridico.


   Si tratta del primo di due volumi e contiene, come indicato dal sottotitolo, “leggi che fanno ridere e sentenze che fanno piangere dal ridere”, la maggior parte delle quali inerenti il “sesso e dintorni”, come i baci e il codice penale, i toccamenti e oltre, l’omosessualità e i tradimenti, il pudore, l’osceno e l’indecenza. Senza dimenticare però casi in cui coinvolto è il giudice di pace, la circolazione stradale, il danno esistenziale e l’uso del linguaggio giuridico finalizzato più a sottolineare la superiorità di chi lo maneggia – una sorta di adepto – piuttosto che a una reale, utile e precisa forma di comunicazione fra funzionari e cittadini.


   Al lettore, stupito e incredulo, non che resta che sorridere e sperare che questo volume, scritto con dovizia di particolari e basato su un’ampia e rigorosa documentazione, capiti, quest’estate, anche nelle mani di un qualche ministro della Giustizia o per la Semplificazione Normativa – e che ne faccia buon uso.

Giuseppe D’Alessandro, Bestiario giuridico 1, Angelo Colla Editore, 152 pagine, 9,90 euro