ANGEL, L.A. WEATHERLY

'L'unico angelo buono è un angelo morto'

ANGEL, L.A. WEATHERLY

Per secoli gli angeli, lungi dall’essere quelle creature amorevoli e compassionevoli che pensavamo di conoscere, sono scesi sulla terra per godere dei piaceri derivanti dalla forza vitale degli uomini, di cui si nutrono. Per quanto questo comportamento fosse tollerato, dalla maggior parte degli angeli è stato considerato meschino, primitivo. Poi è arrivata la Crisi e tutto è cambiato: il mondo degli angeli sta morendo. Le risorse si stanno esaurendo velocemente e, per sopravvivere, hanno bisogno di nutrirsi.

   L’energia umana fa al caso loro e, visto che gli angeli possono assumere forme umane per mimetizzarsi, nessun umano ha reagito davanti alla violenza di questa invasione. E anche nel caso qualcuno sia riuscito a vederli come realmente sono, la sua mente è stata irrimediabilmente sconvolta da tanta bellezza. E’ stato così che si è diffusa la “Chiesa degli Angeli”, un’istituzione riconosciuta e capace di conquistare sempre più fedeli, attirati dalla prospettiva di essere salvati dalle creature celesti.


   In effetti, vedere un angelo appare alle vittime come la cosa più bella del mondo e il ricordo rimane per il resto della vita… ma a quale prezzo?


   “Pazzia, forse. Di solito accadeva così: la schizofrenia s’impadroniva delle vittime fino a ridurle a parlare con se stesse. O magari il cancro, questa era un’altra eventualità: il tocco dell’angelo infettava le cellule, le inaridiva fino a farle morire. […] L’unica cosa certa era che la vittima aveva ormai subito un danno irrimediabile e, qualsiasi altra malattia l’avrebbe colta, la sua vita sarebbe stata inevitabilmente devastata. Ironia della sorte, la persona non sarebbe mai stata capace di risalire alla causa del proprio stato di salute: l’attacco di un angelo. Anzi, molto probabilmente,  avrebbe pensato che l’angelo stesse cercando di aiutarla nel momento di maggior pericolo”.


   Anche per questo, la Seconda Ondata di angeli che si sta preparando ad invadere la terra troverà un mondo pronto ad accoglierli con entusiasmo.


   L’unico nemico, per queste creature, è costituito da un gruppo di guerrieri, gli “Angel killer”, che, da quando la CIA stessa ha preso il controllo dell’’Operazione Angelo, agiscono in solitudine e in completa segretezza. E’ questa la guerra che sta combattendo il bellissimo Alex ma, quando l’ordine ricevuto gli impone di eliminare una ragazzina a Pawntucket, New York, capisce subito che qualcosa non va: non si nutre, ha avuto un’infanzia e non ha l’aureol. Come potrebbe costituire una minaccia? L’ordine perentorio e insistente di eliminarla nel più breve tempo possibile, gli fa temere la presenza di angeli infiltrati nell’Operazione Angelo: in questo caso la ragazza sarebbe una minaccia per loro, non per gli umani.


   Ma chi è Willow? La giovane frequenta la scuola locale, vive con la con la madre, malata mentale, e con la zia, che ospita entrambe nella sua vecchia casa vittoriana. Riparare automobili non l’unica sua dote: è anche in grado di prevedere il futuro. Col semplice contatto della mano, riesce a vedere le diverse strade possibili e che cosa accadrebbe imboccando ciascun cammino, anche se poi ne verrà scelto uno solo. Willow, in realtà, come si scoprirà presto, è un semiangelo: anche se per gli angeli riprodursi è un’eventualità biologicamente inconcepibile, la ragazza è, allo stesso tempo angelica e umana.


   Quando Beth, una ragazza molto carina e popolare le chiede di leggerle il futuro, Willow scopre che ha avuto un incontro con un angelo e che, fra le uniche due vie che le si prospettano – seguire l’angelo, o cercare di dimenticarlo – la ragazza preferisce la prima. E, come Willow ha previsto dopo aver letto la mano di Beth, ora tutto è cambiato e la lotta decisiva per salvare il mondo da queste perfide creature è solo all’inizio: l’appassionante seguito verrà svelato nei prossimi volumi della trilogia.

L.A. Weatherly, Angel, Giunti Editore, Collana Y, pagg. 560, euro 15,68