Open Young Quartet... con Ospite!

Continua il nostro focus sull'ultimo incontro musicale tenutosi al Windsor Park di Modena. Esibizione dell'Open Young Quartet e considerazioni finali del direttore artistico e curatore del programma dei tre concerti Stefano Calzolari.

Open Young Quartet... con Ospite!

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Il gruppo Open Young Quartet composto  da musicisti Pavullesi under 25 hanno iniziato i loro studi nella piccola ma sempre più ricca realtà musicale di Pavullo nel Frignano per poi proseguire il loro percorso al Conservatorio di Mantova. Non avevo più avuto occasione di ascoltarli dai tempi delle lezioni di musica d’insieme che ho tenuto a Pavullo due anni fa. Devo constatare che in poco tempo sono maturati musicalmente da tutti i punti di vista: scelta del repertorio, varietà delle ritmiche e coerenza degli assoli. Il repertorio si snoda tra classici del be-bop, mainstream e souljazz affrontato con disinvoltura e con arrangiamenti originali. Gradita sorpresa sul finire del concerto l’intervento come guest di Teresa Vannini, cantante diciassettenne di Modena con un trascorso di studio in Canada, che fin dalle prime note ha dato prova di talento e maturità, mostrandosi sicura nonostante fosse il primo incontro con il quartetto e non avessero mai provato.

Open Young Quartet:

Matteo Mugoni, chitarra

Francesco Ferrari, pianoforte

Gianluca Contri, contrabbasso

Margherita Parenti, batteria

Considerazioni finali al termine della rassegna “GIOVANI JAZZISTI AL WINDSOR PARK

Il successo dei tre appuntamenti con giovani jazzisti al Windsor non è solo musicale. Certo, se non fossero stati tre concerti di qualità mi sentirei a disagio a scrivere anche poche righe soprattutto essendo io il direttore artistico della rassegna. Complice l’ottima cena offerta dagli organizzatori, non è stato difficile per me, a tavola, a fine concerto entrare in confidenza con questi giovani artisti e farmi un quadro più preciso rispetto ai loro sogni, alle aspettative e alla difficoltà di trovare gli spazi per esibirsi.

Avrò modo in un'altra sede di parlane in maniera approfondita.

Tornando alla musica mi ha meravigliato prima di tutto la varietà delle proposte, la peculiarità di ogni singolo progetto. Le fonti di ispirazione i modelli di riferimento sono diversi nonostante una certa omogeneità anagrafica degli artisti.

Per quanto riguarda la stagione autunno/inverno, mi piacerebbe organizzare una serie di lezioni concerto su aspetti meno conosciuti della musica, soprattutto il rapporto tra jazz e altre culture.

Foto di Fabrizio Toscan.

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