ANTONIO CAPITANI

Stradanove intervista l'arguto, impareggiabile e amatissimo astrologo di Vanity Fair

ANTONIO CAPITANI

"In barba alle derisioni provenienti della scienza ufficiale e agli anatemi della Chiesa, l’astrologia funziona. Anzi, “'funzionissima': lo dimostra l’esperienza di chi, con le stelle, vive e lavora – coscienziosamente – ogni giorno." Parola di Antonio Capitani, autore ogni settimana del VanityOroscopo e esperto e appassionato di stelle.

Quand'è che un pianeta ci è contro? Quando transita in orbita dissonante rispetto al nostro segno. In astrologia, le orbite dissonanti sono quelle di 180° e 90°: la prima si definisce “opposizione”, la seconda “quadratura”. Lo zodiaco è circolare, per questo si parla di misure goniometriche, angolari. Chiariamo con un esempio. I nati sotto il segno della Bilancia hanno di fronte a sé, a 180°, l'Ariete: quando un pianeta vi transita, in “opposizione”, appunto, si dimostra loro avverso. Se poi, dalla posizione della Bilancia, ci si sposta di 90° sulla destra e di altrettanti sulla sinistra, si trovano il Cancro e il Capricorno: il pianeta che li attraversa è detto “in quadratura”, dunque contro i nati del segno in esame.

Cosa ci lega singolarmente all'universo? Ciascuno di noi ha un tema natale specifico composto da pianeti, case, ascendenti e aspetti planetari: questa carta astrale è unica e irripetibile, non esistendo oroscopi di nascita perfettamente combacianti neppure fra i gemelli (talvolta discrepanti persino nell'ascendente). Fra noi e l'universo c'è un rapporto analogico, speculare. Non c'è causa-effetto, né influenza; gli astri descrivono, non determinano: sono semplici portavoce di una linea di tendenza.

Nell'introduzione al tuo nuovo libro “Contro Saturno” si accenna alla valenza sociologica dell'astrologia: più precisamente, in cosa consiste? Si tratta di un contributo atto ad individuare i propri punti di forza, insistendo sulle migliori attitudini di cui ciascuno dispone per ottimizzare le attività quotidiane. Sia chiaro: l'astrologia non ha una funzione (necessariamente) consolatoria e quello dell'astrologo non è un potere decisionale, ma al massimo un ruolo di suggeritore.

Cos'è il “principio di analogia”? E' il rapporto di corrispondenza fra ciò che sta sopra e ciò che sta sotto il cielo: l'universo, da un lato; le persone e gli eventi che le riguardano, dall'altro. Osservando gli astri e decriptandoli possiamo vedervi rispecchiato il nostro animo, il nostro stato di salute ed il destino che ci riguarda.

La “Legge di attrazione” è, semplificando, il magnetismo mentale con cui orientiamo gli eventi fisici? Esatto: è una sottile legge quantica dell'universo che, pur non essendo riconducibile a formule di laboratorio, trigonometrie o diagrammi ratificati scientificamente, vive con noi, aiutandoci ad attrarre ciò che ci attrae di rimando.

Come si attua?
Non occorre improvvisarsi Harry Potter per compiere piccole magie quotidiane: è sufficiente orientare ripetutamente l'attenzione su ciò che auspichiamo, con necessario coinvolgimento emotivo. L'espressione I pensieri diventano cose è infatti uno dei motti-base di questa legge: immaginando quel che desideriamo ottenere come fosse già per metà realizzato, ne anticipiamo le emozioni, avvicinandoci al possesso materiale di quella realtà.

Basta dunque rendere conscio l'inconscio? Sì, l'inconscio gioca il suo ruolo nel processo di magnetizzazione: siamo infatti spesso dominati da retaggi più o meno irrazionali capaci di condizionarci svantaggiosamente.

Oroscopo e “Legge di attrazione” rischiano di smentirsi? O possono interagire? Si integrano: con la seconda possiamo attenuare l'effetto di un astro che ci è contro, o persino annullarne l'influenza, ma l'astrologia è una disciplina probabilistica che illustra soltanto le inclinazioni generali. Preannunciando quel che è in arrivo, l'oroscopo propone, senza imporre. Lo diceva persino S. Tommaso D'Aquino: “gli astri inclinano, non obbligano”.

Come rispondi a Margherita Hack che inquadra l'astrologia come una superstizione del passato priva di fondamento scientifico? Margherita Hack può parlare di astronomia perché l'ha studiata per tutta la vita: quando per tutta la vita - magari la prossima - si occuperà di astrologia, applicandovisi attraverso le verifiche che gli studiosi della materia sono soliti fare, potrà discuterne con altrettanta competenza.

Pensi siano più gli appassionati o i miscredenti? Gli appassionati, sicuramente: anche chi confessa di non credere all'astrologia finisce sempre per gettare un occhio all'oroscopo. Una mia collega, tempo addietro, mi ha confessato di avere fra i suoi clienti persino suore, frati e preti!

A cosa attribuisci il successo del Vanity Oroscopo? Bella domanda, me lo chiedo anch'io! Forse alla diversità del linguaggio, piuttosto distante da quello impiegato solitamente dai colleghi astrologi: è uno stile che tenta - non necessariamente riuscendoci - di strappare una risata anche quando la previsione è infausta.

Uno stile suino, verrebbe da dire. Sì, suino, irriverente. Del resto, l'oroscopo è fatto di generalizzazioni che, per loro natura, non si prestano ad assumere i toni di verità rivelate: preferisco rendere la mia pagina un piacevole momento di lettura anziché proporne i contenuti come fossero un vaticinio infallibile.

Perfetto per la “fiera della vanità”. Già, e ci rientra alla perfezione qualche allusione sessuale intrigante, a metà via fra parrocchiale e beffardo. Una mia collega napoletana ama dirmi: “Antò, tu tieni proprio il gusto per lo sfottò”.

Stradanove nasce il 13 ottobre del 1997, data del suo primo comunicato stampa, sotto il segno della Bilancia: Saturno è pro o contro le stelle della Via Emilia? Nel biennio 2011-2012, Saturno graviterà nel segno della Bilancia ponendo la necessità di una revisione: nel caso di un sito, potrebbe trattarsi di una ristrutturazione capillare, fra supplementi, modifiche e rimozioni. Con Saturno si diventa più autorevoli: maggior credito, maggiore seriosità, a costo però di una profonda disciplina e perseveranza. Saturno non regala niente per niente, ma sa ripagare lautamente. In bocca al lupo o, se preferite, al suino!