LA NOSTRA PRIVACY ONLINE. Una libertà apparente?

Suggerimenti bibliografici inerenti alla sicurezza online e tutela della nostra privacy.

LA NOSTRA PRIVACY ONLINE. Una libertà apparente?
  • Masera A., Scorza G., Internet i nostri diritti, Laterza 2016 (Reperibile presso Biblioteca Estense Universitaria – Modena).

Abstract: I diritti fondamentali che ci definiscono come uomini e donne, persone e cittadini, devono essere validi offline come online. La realtà dei fatti dimostra che troppo spesso così non è. A partire da casi concreti e da episodi di vita vissuta e avendo come riferimento la "Dichiarazione dei diritti in Internet" recentemente approvata dalla Camera, questa agile guida ci ricorda quello che tutti noi, in quanto cittadini digitali, dobbiamo pretendere. Accesso, cultura, uguaglianza, privacy, identità, anonimato, oblio, cittadinanza, sicurezza, democrazia: dieci parole chiave per ricordare che il diritto vale anche nel cyberspazio.

  • Morozov E., Silicon valley. I signori del silicio, Codice edizioni, 2016 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini – Modena).

Abstract: Da alcuni anni le aziende della Silicon Valley promettono prosperità, uguaglianza e una nuova società in cui tutto sarà condivisibile e accessibile, superando le vecchie logiche di mercato. Ma le cose stanno davvero così? Siamo sicuri che Google, Amazon, Facebook, Twitter & co. non siano piuttosto l'ultima incarnazione del capitalismo (ancora più subdolo, perché mascherato dietro la suadente retorica della rivoluzione digitale) e l'ennesima versione dell'accentramento di potere economico e politico nelle mani di pochi? In tutto questo, sostiene Morozov, di democratico, rivoluzionario e "smart" c'è ben poco; c'è invece una merce svenduta sull'altare del profitto: i nostri dati personali, la nostra privacy e soprattutto la nostra libertà.

  • Rampini F., Rete padrona. Amazon, Apple, Google & co. Il volto oscuro della rivoluzione digitale, Milano, Feltrinelli, 2014 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini – Modena).

Abstract: Il saggio vuole essere un'analisi ampia e circostanziata di come l'evoluzione tecnologica abbia delle conseguenze, delle ricadute in termini di libertà individuale e certamente in ambito sociale, economico e politico.

  • Ippolita, La rete è libera e democratica (falso!), Editori Laterza, 2014 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini di Modena).

Abstract: Crediamo in una Rete libera, democratica, gratuita, trasparente, imparziale. Crediamo in una Rete rivoluzionaria, capace di rovesciare le gerarchie stabilite a favore di una partecipazione ampia, diffusa, popolare. Crediamo nella circolazione gratuita di contenuti, contro lo strapotere di cartelli mediatici e obsoleti detentori di copyright. Ci crediamo, ma niente di tutto questo è vero: Rete aperta non significa Rete libera, perché ha i suoi pochi, potentissimi padroni. Pubblicare in Rete non significa rendere pubblico. La libertà non è gratuita, costa cara. Rete libera e democratica? E dove stanno i dati dei cittadini? Nelle mani di chi? Per cosa vengono usati? E come si può invertire la tendenza alla delega tecnocratica?

  • Morozov E., Internet non salverà il mondo: perché non dobbiamo credere a chi pensa che la rete possa risolvere ogni problema, Mondadori, 2014 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini – Modena).

Abstract: Evgeny Morozov esplora il "lato oscuro della rete" e ci racconta perché internet non può essere, come molti sono portati a credere, la soluzione di tutto. Il giovane studioso mette in discussione la teoria della libertà assoluta della rete che, secondo lui, è diventata innanzitutto dominio incontrastato di colossi come Google e Facebook, che ne fanno quello che vogliono. Il cyberutopismo, la fede totale e assoluta nei confronti comunicazione digitale, nasconde ambiguità e pericoli: questo saggio chiama tutti noi a un uso responsabile e critico di Internet.

  • Rodotà S., Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli, Laterza, 2014 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini - Modena).

Abstract: La necessità di una "cittadinanza digitale" che tuteli il nostro accesso alla rete e il nostro "corpo elettronico". Le inedite e variegate forme di aggregazione e azione politica nate online, che hanno riempito le strade di tutto il mondo, da Seattle a piazza Tahrir. La pervasività delle reti sociali che ha attribuito una dimensione nuova al rapporto tra democrazia e diritti. Il bisogno di una tutela un tempo impensabile, il diritto all'oblio e alla cancellazione dei dati personali. Sono solo alcune delle nuove realtà e dei problemi inesplorati che hanno origine ogni giorno dal rapporto di due miliardi di persone con la rete. Come affrontarli in termini di diritti e democrazia? Il mondo del web può avere regole sebbene sconfinato e in continuo mutamento?

  • Pariser E., Il filtro: quello che Internet nasconde, Il Saggiatore, 2012 (Reperibile presso biblioteca civica comunale A. Delfini di Modena).

Abstract: Ti svegli una mattina e ti trovi in un mondo in cui tutti la pensano come te. Tutti hanno le tue stesse idee politiche, le tue convinzioni religiose, i tuoi gusti culinari. Nessuna discussione con chi la pensa diversamente. Benvenuto nell'era della personalizzazione. Nel dicembre 2009 Google ha cominciato ad alterare i risultati delle ricerche a seconda delle abitudini dei suoi utenti. La corsa a raccogliere la maggior quantità possibile di dati personali su cui customizzare la nostra esperienza online è diventata una guerra che i giganti di Internet - Google, Facebook, Apple e Microsoft - stanno combattendo senza tregua. Dietro le quinte, una schiera sempre più folta di società di raccolta dati sta mappando le nostre informazioni personali, dalle preferenze politiche al paio di scarpe che abbiamo adocchiato online, per venderle agli inserzionisti. Il risultato: ognuno vive la propria vita in un mondo fatto a misura di marketing che finisce per diventare costrittivo, ciò che Eli Pariser chiama la "bolla dei filtri".