OYLEM GOLEM, MONI OVADIA & SAVERIO MONTELLA

Si può ridere di sé anche nelle disgrazie? Moni Ovadia, Moni attore-cantante-musicista bulgaro di origini ebraiche, ci riesce!

OYLEM GOLEM, MONI OVADIA & SAVERIO MONTELLA

Si può a giusta ragione sostenere che Coconino Press non manchi mai di stupire i propri lettori con opere sempre nuove e in grado, perché no, di incuriosirci, emozionarci e farsi sorridere al tempo stesso.


   Oggi ci troviamo davanti a una nuova versione di Oylem Goylem di Moni Ovadia, attore-cantante-musicista bulgaro di origini ebraiche, d’adozione in seguito milanese, dove completò il suo percorso artistico. Le origini ebraiche e l'esilio segnarono profondamente la sua esperienza e sono fondamento della sua poetica e del suo `teatro musicale', che racconta con passione e umorismo lo sradicamento personale e collettivo, religioso e culturale dell'ebreo moderno, il quale può (e deve) essere letto anche come metafora più ampia, disegno di una condizione dell’uomo moderno.


   I suoi sono personaggi tipici ma non per questo stereotipati, anzi, se possibile dotati di un rinnovato spessore: rabbini, piccoli uomini d'affari, cantori, fino ad arrivare la mamma ebraica, forse la più possessiva di tutte le madri del mondo.


   Dopo una formazione basata sul canto e sulla musica popolare della tradizione musicale yiddish, la poetica di Ovadia trova il suo pieno compimento proprio in Oylem Golem, spettacolo teatrale del 1991 che qui trova nuova vita grazie alle sapienti matite del napoletano Saverio Montella. Il fulcro della storia è la tipica abitudine degli ebrei a piangersi addosso, ma Ovadia riesce a estromettere ogni senso di pateticità per imbastire il tutto con una forte vena ironica, come si può già intuire dal fatto che la traduzione del titolo sarebbe “il mondo è scemo”.


   Una preziosa lezione di autoironia, e una nuova prospettiva di una cultura mai troppo sviscerata.

Moni Ovadia & Saverio Montella,  Oylem Golem, Coconino Press, pagg. 124, euro 17