LA RAGAZZA SCOMPARSA, JIRO TANIGUCHI

Un hard boiled mozzafiato

LA RAGAZZA SCOMPARSA, JIRO TANIGUCHI

La telefonata di Yoriko, moglie dell’amico Sakamoto, è per Takeshi Shiga un violento richiamo al mondo reale. Quarant’anni, custode di un rifugio montano sulle Alpi Meridionali Giapponesi e provetto scalatore, Takeshi porta nel cuore profondi sensi di colpa per la morte di Sakamoto, “ucciso” dalla montagna (il Dahulagiri) 12 anni prima in quella che doveva essere la sua ultima scalata. Ultima scalata nella quale il suo amico di sempre aveva deciso di non accompagnarlo.


   La voce di Yoriko, rotta dalla disperazione, che gli comunica che la giovane figlia, Megumi, è scomparsa nel nulla, lo costringe a scendere dal suo ritiro tra i monti per affrontare la città.


   Al termine di una solitaria e dolorosa investigazione tra le vie e i segreti di Tokyo, per Takeshi verrà il momento di affrontare il suo personale Dahulagiri.


   Sempre in bilico tra la detection story, l’introspezione psicologica e l’action puro, “La ragazza scomparsa” è una delle opere più mature e appassionanti di Taniguchi, il cui talento questa volta riesce a mettere sul piatto un perfetto impasto di malinconie, avventura, disagio giovanile, amori sepolti, suspense e filosofia.


   Il disegno è quello di sempre, pulito, evocativo, ancor più valorizzato dall’ambientazione metropolitana fortemente noir.
   Mozzafiato ed emozionante il finale, che potrà rubarvi qualche lacrima (e non è una novità quando è di scena Taniguchi).


   Un hard boiled di gran classe.

Jiro Taniguchi, La ragazza scomparsa, Coconino Press, pagg. 336, euro 18