DIARIO DI FIUME, GIPI

Un emozionante viaggio in prossimità del cuore firmato Gipi

DIARIO DI FIUME, GIPI

W la Topa. Mentire era necessario, perché si deve capire che le immagini erotiche sono solo fantasie dell’autore. Diario di fiume è un libro composto da 12 storie eterogenee per contenuto e stile, che trasudano una straordinaria esigenza di essere raccontate e giungono al lettore tramite la sincerità fragile e addolorata con cui Gipi le lascia fluire.


   Un viaggio nel tempo e nello spazio personale che, attraverso schegge minime e pezzi di più ampio respiro, si spinge, se possibile, ancora più in profondità, rispetto alle opere precedenti, all’interno dell’universo Gipi e della sua poetica. Ben lontano da intenzioni autocelebrative o autocommiserative, quello di Gipi è un percorso ascensionale, non è alla ricerca di alcun Kurtz che riveli le verità nascoste nell’abisso dell’anima. Gipi pagaia verso il mare sopra una canoa di gomma, che, lasciata al sole tra una tappa e l’altra, odora in modo insopportabilmente consueto.


   Non si tratta nemmeno di un viaggio salvifico: che non si cerchi un qualche tipo di catarsi in un fiume capace solo di zanzare, ragni zampettoni e una felicità che non si sceglie mai a lungo. Non è che nel terzo millennio l’immersione profonda, filosofica e metafisica possa durare granché, ma è stato ganzo provarlo e ancora più ganzi sono i sedili in pelle giapponese che ci riportano a casa.


   Nonostante la realtà, di cui Gipi ci risparmia le menzogne non necessarie, Diario di fiume è un libro meraviglioso, che ci conduce giusto nel deserto dietro casa, in prossimità di un cuore che non dovrebbe essere troppo difficile cogliere.


Gipi, Diario di fiume, Coconino Press, pagg. 160, euro 17