CRONACHETTE 3, GIACOMO NANNI

Gatti di poesia nel terzo capitolo delle cronachette di Nanni

Chi pensa che la poesia siano solo versi in rima o, al massimo, versi liberi un po' ermetici, con qualche significato nascosto non sempre chiarissimo, non potrà che rimanere fortemente scioccato dalla lettura del 3° volume della trilogia di Cronachette: non solo non si troveranno versi in rima, ma si potrà quasi fare a meno di leggere. Basterà infatti osservare i disegni per commuoversi; poi, leggendo anche i testi, la carica poetica di questo fumetto esploderà in tutta la sua potenza.

   Giacomo Nanni anima un'opera d'arte, dà vita ad un gatto che è molto più di un semplice animale domestico.
   Protagonista di questo volume è sempre la micetta nera, che troviamo anche nelle precedenti Cronachette, e il suo nuovo amico, un gatto siamese vicino di terrazza, che... non esiste!

   E questo è solo il primo colpo di poesia che Nanni affonda: un gattino immaginario con cui giocare e chiacchierare ma che esiste solo nella mente e nei sogni della micetta nera!
   Chi di noi da bambino non ha avuto uno o addirittura più amici immaginari con cui parlare e condividere i giochi nei piovosi pomeriggi chiusi in casa, quando non si poteva uscire a giocare con gli amici? e allora perché precludere questa dolcissima possibilità di conforto a un gatto, solo perché gatto?

   L’autore dipinge così nuove strisce strabordanti di risate e solitudine, di ironia e amarezza, di apparenza e realtà.
   Ad arricchire questo quadro onirico, che dal colore delle prime pagine passa di nuovo al tradizionale bianco e nero, intervengono anche squarci di storia drammaticamente reale e poi, di nuovo, con uno scarto improvviso si torna a casa. E qui, dove avevamo lasciato il gattino siamese tentare cauti avvicinamenti alla diffidente micetta nera, si scivola al momento dell’addio, nel calore degli affetti, reali o sognati non importa, i legami sono ugualmente profondi e commoventi.

Giacomo Nanni, Cronachette 3, Coconino Press, pagg. 174, euro 15