COME UN GUANTO DI VELLUTO FORGIATO NEL FERRO, DANIEL CLOWES

Un'incredibile e angosciante odissea americana (e lynchana) nell’incubo

COME UN GUANTO DI VELLUTO FORGIATO NEL FERRO, DANIEL CLOWES

Separati alla nascita? Vicini di casa nella sperduta Twin Peaks o nell’inquietante Mulholland Drive?  Esploratori degli stessi universi onirici? Daniel Clowes e David Lynch devono aver avuto frequentazioni (non per forza reali) comuni, difficile pensare il contrario.


   I loro mondi, le loro periferie decadenti popolate da famiglie bizzarre, creature che si muovono alla luce del sole (o della luna), sette improbabili e poliziotti psicopatici, sono lo specchio deformato di una realtà che ci appare normale solo perché i nostri sguardi le scivolano sopra, senza soffermarsi, senza osservarne le crepe.


   Nelle loro mani, cinema e fumetto, media diversi ma appartenenti allo stesso albero genealogico, riescono a cogliere la magia celata nel quotidiano, la mostruosità dell’ordinario, il lato buffo, sarcastico del dolore.


   “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”, opera giovanile di Clowes (è stata pubblicata tra il 1989 e il 1992 sulle pagine di “Eightball”), è un’allucinazione lunga 150 pagine che non lascia indifferenti: offre incubi, visioni, spiazzanti straordinarietà, ma in cambio chiede di essere interpretata, compresa, accettata nella sua diversità.


   Come nelle pellicole lynchane, il senso del tutto, più che nella storia, sta negli occhi di chi legge, anche se una trama – folle – in effetti c’è:  Clay rivede la sua ex moglie in uno strano film porno (dove non ci sono scene di sesso) e, su consiglio di un indovino che vive nel bagno di una sala cinematografica, decide di ritrovarla. Il suo viaggio attraverso un’America rurale infarcita di freaks sarà costellata di incontri incredibilii (poliziotti violenti che marchiano le loro vittime con uno strano simbolo, cani senza orifizi che vivono grazie a punture d’acqua, donne pesce e hippy con sogni megalomani) e tante, troppe solitudini.
   Un’odissea americana fantastica e inquietante. 

Daniel Clowes, Come un guanto di velluto forgiato nel ferro, Coconino Press, pagg. 144, euro 16