Erasmus: non solo divertimento

Caterina racconta la sua esperienza unica dal punto di vista dello scambio di idee, della cultura e delle tradizioni

Erasmus: non solo divertimento

''Il mio nome è Caterina Villani e ho frequentato l’università - sia triennale che specialistica - di architettura a Venezia.

Durante il mio percorso di studi ho fatto tantissimi Erasmus, si può quasi dire che in questi anni abbia passato più tempo all’estero che in Italia!

Proseguendo in ordine cronologico inverso, ho fatto tre esperienze di Erasmus per studio e una per tirocinio.

Durante la specialistica, quindi negli ultimi due anni di università,  sono stata a Shangai, in Cina, alla Tonji University; un anno prima a Montreal, alla McGill University, ed esattamente l’estate prima ho fatto l’Erasmus Placement, per il tirocinio, a Londra.

Durante la triennale ho invece preso parte al mio

primo Erasmus, meta Madrid, all'Universidad CEU San Pablo.

Penso che l’ultimo viaggio, quello in Cina, sia stato il più significativo, quello che mi è servito maggiormente e in cui mi sono divertita di più; forse perché è il più recente, o magari perché sapevo che non avrei più avuto mesi di Erasmus a disposizione.

Sono partita nel Settembre del 2015 e sono stata a Shangai fino alla fine del Gennaio 2016.

Lo scopo del viaggio era la stesura della mia ricerca-tesi. Dovevo studiare lo sviluppo e l’origine delle aree pedonali nella città di Shangai, per poi elaborare delle strategie per incentivare la costruzione e l’utilizzo di tali

spazi.

Penso che sia molto importante partire per un Erasmus con

una buona organizzazione. Ricordo che nel corso del mio primo Erasmus, a Madrid, mi sono trovata molto in difficoltà, soprattutto a causa dell’aspetto burocratico.

Tempo fa, sono stata anche incaricata di aiutare i ragazzi che venivano in Erasmus ad orientarsi nell’università e, per esperienza, consiglio di partire sempre dopo aver studiato bene il Bando Erasmus ed essersi informati, anche chiedendo su Facebook a chi ha già svolto un percorso simile, circa l’organizzazione dei corsi - per evitare di seguire percorsi troppo difficili o semplici - e della città.

Personalmente raccomando fortemente questa esperienza, reagala una forte crescita personale, anche perché per molti è la prima volta che si vive fuori casa. Inoltre penso sia molto importante conoscere e convivere con una cultura diversa dalla nostra, e scoprirla simile sotto molti aspetti. In Cina hanno, per esempio,  una forte cultura del cibo, del sedersi a tavolai e mangiare per ore, proprio come noi.

In generale penso che ognuno possa decidere se sfruttare al massimo un’opportunità e scegliere come organizzarsi per affrontare un viaggio.

Chi parte può optare per il mantenimento di uno stile di vita simile a quello che teneva qua in Italia e uscire sempre con le stesse persone oppure cambiare completamente e provare a vivere in una società totalmente diversa.

il mio suggerimento è di mettere a frutto questa esperienza il più possibile, crearsi tanti contatti, sia tra i coetanei che a livello di professori e adulti, perché un domani potrebbero rivelarsi molto utili.

Penso che molti abbiano un’idea sbagliata di Erasmus. Non è un periodo di vacanza, dove ci si diverte e basta, assolutamente. Sta a chi parte decidere se approfittarsi o meno di tutti i servizi offertidall’università e delle sue potenzialità.

Farlo permette anche di avere un termine di paragone - negativo o positivo che sia - tra la propria università e quella che si frequenta durante il semestre o l’anno diErasmus.

Penso che di un’esperienza di Erasmus si possa parlare  in molti modi. Io e la compagna di tesi che mi ha affiancata in Cina abbiamo deciso di postare su Instagram alcuni spunti di riflessione e riposte alle domande che sorgono più frequentemente durante un viaggio come quello a Shangai. La nostra pagina si chiama @asu_space, magari può rivelarsi utile a qualcuno che non ha idea di come mettere a frutto il suo Erasmus.''

Trascrizione intervista a cura di Veronica Veratti

Liceo Classico "Muratori-San Carlo"

Testimonianza raccolta da Giovanni Ferrari

Guarda la video intervista sul canale YOUTUBE STRADANOVE

https://www.youtube.com/watch?v=vAXyHlkiZqI