[SVE] ESPERIENZA A DUBLINO!

La volontaria Silvia racconta della sua esperienza a Dublino in Irlanda con il Servizio Volontario Europeo!

[SVE] ESPERIENZA A DUBLINO!

Ciao,

sono Silvia, ho 24 anni e fino a sette mesi fa vivevo a Reggio Emilia.Tutto è successo così in fretta che ho realizzato tutto solo un giorno prima della partenza ;)..

Era da tempo che cercavo un progetto europeo a cui prendere parte, perché avevo voglia di un periodo in cui sperimentare scoperte, abilità e  indipendenza dopo la laurea. Fortunatamente un progetto nella capitale irlandese, particolarmente azzeccato per me, mi ha ricontattato perchè la volontaria prescelta non era più disponibile e nel giro di una settimana sono partita!Il progetto del quale faccio parte è rivolto agli adolescenti di un quartiere di Dublino, Ballymun, e offre loro diverse attività (teatro, musica, laboratori artistici, giardinaggio e computer alcuni tra questi) e supporto individuale (non molti hanno la fortuna di poter avere un pasto gratis, nonostante la crisi). Ho così avuto la possibilità di approfondire il teatro a livello educativo, passione oltre che potenziale lavoro.

La relazione coi ragazzi non si è mostrata facile al principio, sembra abbiano un po’ il marchio di “cattivi ragazzi” a causa del posto in cui vivono e la lingua certo non aiutava, ma un po’ col tempo i problemi linguistici si sono indeboliti e un po’ la relazione si è sviluppata e il risultato è che quando si crea un contatto è veramente emozionante!


Sono molto fortunata anche perchè nel mio stesso progetto c’è un altro ragazzo italiano e questo ha reso l’assestamento e il vissuto molto più naturale e divertente!
Nello stesso quartiere, anche se in differenti progetti, ci sono altri volontari europei (la Spagna predomina, ma anche Germania e Repubblica Ceca) e sono persone splendide, con cui ho avuto modo di conoscere anche altri ragazzi (volontari e non) in giro per Dublino, piena di fascino e di musica.

Ero anche un po’ titubante rispetto al fatto che sono celiaca e che quindi avrei affrontato questa esperienza anche dovendomi preoccupare di mangiare senza glutine, ma, forse anche grazie al fatto che l’Irlanda è uno tra i maggiori paese europei con celiaci e ha belle persone intorno, non si è rivelata una grossa questione..
Ovviamente ci saranno momenti complicati (ti prenderanno facilmente in giro per il tuo accento.. sfidali a parlare italiano!), ma per fortuna ci sono persone liete di aiutarti (ho avuto bisogno di lasciare nel giro di poco la casa in cui vivevo e sono stata accolta per qualche tempo nella casa della mia mentore e poi da un mio amico, avendo occasione di cucinare qualche prelibatezza italiana a questi poveri irlandesi per cui la cucina è ancora un mistero ;D)..


Se tornassi indietro rifarei questa esperienza mille volte,
perché mi sta permettendo di conoscermi meglio (non ci si conosce mai abbastanza ;D) e di testarmi sul campo, di conoscere un’altra cultura e di migliorare l’inglese (ammettiamolo, noi italiani ne abbiamo proprio bisogno), ma soprattutto di andare al di là delle solite certezze e di diventare più aperta e consapevole rispetto alle mille possibilità e occasioni che possiamo afferrare.

Poi è bellissimo conoscere persone spesso così piacevoli.

Gli irlandesi fra l’altro sono chiamati “i meridionali del Nord” e in effetti lo si può notare nella loro voglia di scherzare e nel loro calore.. anche quando non sono ubriachi!

L’indipendenza che può derivarne è grandiosa: dallo scegliere la casa dove vivere, al farsi la spesa e lavarsi i vestiti (prima non avevo molta idea di come funzionasse una lavatrice), al proporre le proprie idee e vederle apprezzate e realizzate..
Il nodo credo sia proprio questo: prendersi un periodo per sè, in cui in cui proporre ciò che può contribuire al nostro e all’altrui benessere.. paroloni, che però qui sento reali.

Silvia

Settembre 2013

Per informazioni sul Servizio Volontario Europeo:

http://goingtoeurope.org/european-voluntary-service/